S.A.
24 agosto 2021
«Zone interne e imprese, serve un rilancio»
I Fondi del PNRR per interventi finalizzati a sostenere le attività produttive e a colmare i gap infrastrutturali che comprimono le potenzialità economiche dei territori montani: la proposta di Confartigianato Imprese Sardegna
NUORO – Sono ben 318 i comuni montani, e parzialmente montani, della Sardegna, i cui abitanti superano le 835mila unità, che ospitano oltre 104mila imprese, di cui quasi 26mila artigiane, con oltre 61mila addetti. Più di 11mila aziende sono situate in territori parzialmente pianeggianti, 13mila in collina e solo 1.200 in montagna. Il valore aggiunto delle produzioni supera gli 11miliardi, con un valore aggiunto per addetto di 34mila euro.
Sono questi i dati sull’Isola elaborati dall’Ufficio Studi di
Confartigianato Imprese Sardegna, attraverso il Rapporto “Imprese e
artigianato in comuni montani e aree interne della Sardegna”, che ha
analizzato la struttura e la dinamica delle imprese artigiane nei
comuni montani e nelle aree interne dell’isola, attraverso
l’elaborazione dei dati Istat. «Le zone interne dell’Isola custodiscono la qualità manifatturiera made in Sardegna e, se adeguatamente valorizzate, rappresentano un territorio strategico per la competitività dell’artigianato e delle Pmi, è necessario, per questo, utilizzare anche i Fondi del PNRR per interventi finalizzati a sostenere le attività produttive e a colmare i gap infrastrutturali che comprimono le potenzialità economiche dei territori montani».
Questa è la proposta alla Politica sarda e nazionale di Maria Amelia
Lai, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, a commento dei
dati che raccontano di una vocazione imprenditoriale molto importante
nonostante gli ostacoli naturali, gap infrastrutturali e svantaggi
normativi che possono, anzi devono, essere affrontati con il sostegno
europeo antiCovid. Secondo Confartigianato Imprese Sardegna le problematiche più importanti che si riscontano a livello locale sono la “rarefazione” delle Istituzioni, lo spopolamento e il conseguente calo della domanda, la scarsa infrastrutturazione viaria e tecnologica (come la non totale copertura della Banda Ultra Larga”) per non parlare della
burocrazia.
Per Confartigianato Imprese Sardegna, quindi è necessaria una
strategia di sviluppo che lavori e investa su tutte le aree interne a
rischio spopolamento, che possa porre le imprese al centro dello
sviluppo e della creazione del lavoro, che le faccia migliorare. Sono
necessarie le risorse pubbliche, ma è ancora più necessario, anzi
fondamentale, conoscere le vere esigenze di imprenditori e comunità.
Confartigianato, a livello nazionale, è stata chiamata a partecipare
al nuovo Tavolo Tecnico Scientifico per le aree interne istituito
presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’ambito del quale
sta contribuendo alla scrittura del nuovo Progetto di Legge per la
montagna con proposte che riguardano le imprese di montagna.
Il Ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella
Gelmini, ha partecipato all’incontro sottolineando: «Il Governo ha
stanziato un miliardo di euro per far fronte all’emergenza economica
che i territori interni e montani hanno subito nel corso della
pandemia. Tutto questo però non basta. Non serve un ‘reddito d’alta
quota’, non più misure risarcitorie, ma una strategia di rilancio e un
convincente progetto di sviluppo delle montagne italiane, che hanno
potenzialità straordinarie. Bisogna elaborare politiche pubbliche
mirate, per garantire in primis i servizi essenziali più efficaci, e
lavorare per evitare lo spopolamento e rilanciare agricoltura, turismo
e terziario». Progetti che secondo Gelmini possono essere realizzati
grazie a «una legge quadro. Già in settembre pensiamo di essere pronti
per una bozza».
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