A larga maggioranza, con un voto bipartisan, si è dunque dato seguito al disegno di legge dell’on. Menia(An) per l’istituzione di un giorno dell’anno per il ricordo dell´esodo di Istriani, Fiumani e Dalmati nel secondo dopoguerra. Il 10 febbraio sara´ dunque istituzionalmente il “Giorno della Memoria” per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime dello foibe, dell´esodo dalle loro terre degli Istriani, Fiumani e Dalmati nel secondo dopoguerra e nella più complessa vicenda del confine orientale. Una festa dedicata al passato e a uno degli episodi più duri della storia italiana del 900. Il 10 febbraio, ogni anno, saranno previste iniziative per diffondere la conoscenza di questi eventi presso i giovani delle scuole.
Sarà inoltre favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende. Altra iniziativa assunta dallo Stato sarà quella di concedere un titolo onorifico ai parenti degli istriani “infoibati” e ai superstiti. Una insegna metallica e un diploma in acciaio brunito e smalto, con la scritta “La Repubblica italiana ricorda”. Le domande per l’ottenimento del titolo onorifico che sarà firmato dal presidente della Repubblica dovranno essere inoltrate alla presidenza del Consiglio che istituirà apposita Commissione per l’esame delle domande. Nel ricordo della Giornata delle Memoria per le vittime delle foibe a livello locale sarà intitolata da parte dell’Amministrazione Comunale una via di Fertilia. Proprio quella che scende verso il porto. La dove nel 1947 “la Sardegna accolse benevolmente gli esuli provenienti dall’Istria, Fiume e la Dalmazia.Per la borgata di Fertilia ed in particolare per i suoi abitanti più anziani il 10 febbraio sarà un giorno di grande importanza tanto quanto il 25 aprile festa del patrono San Marco.