G.P.
10 agosto 2021
Bar e ristoranti: rinvio bollette Abbanoa
Egas e Abbanoa vicini a bar e ristoranti in difficoltà. Grande la soddisfazione di Fipe Confcommercio Sardegna. Dal 4 Agosto le nuove regole provvisorie, dovute all’emergenza pandemica, per pagare le bollette in forma agevolata per le imprese del comparto.
CAGLIARI - Disporre della fornitura di acqua è fondamentale per l’esercizio delle attività del comparto rappresentato dalla FIPE. Lo sottolinea Alberto Fois, dirigente di FIPE Sardegna che ha chiesto ad Abbanoa e a Egas di ascoltare i problemi di bar e ristoranti rispetto al mancato pagamento dell’acqua.
Nel rispetto delle deliberazioni di ARERA e delle indicazioni di EGAS, Abbanoa ha concesso, per far fronte alle criticità dovute alla pandemia, la possibilità di effettuare i pagamenti, senza versare nessun acconto (se non la prima rata), in 15 rate mensili. Tale provvedimento rappresenta una misura provvisoria ed eccezionale. «Si tratta di un importante impegno da parte di Abbanoa, sempre più attenta alle esigenze dei clienti», afferma il presidente Piga d’intesa con Salvatore Ledda e Daniela Sacco, componenti il CDA, presenti ai tavoli di lavoro. Per accedere a questa importante opportunità gli imprenditori interessati, titolari di bar e ristoranti, dal 4 Agosto 2021 possono consultare il sito di Abbanoa che indica in modo semplice come fare per sanare il debito e, in caso di difficoltà, chiedere supporto agli uffici territoriali della Confcommercio o al Servizio Clienti Abbanoa.
«Abbanoa, recependo le istanze della FIPE discusse nella riunione congiunta con EGAS, con delibera del CDA del 26 Luglio 2021 ha fatto uno sforzo in più rispetto alle deliberazioni segnalate da EGAS e – dichiara il Presidente Piga - ha riconosciuto la possibilità per i bar e i ristoranti di pagare le fatture insolute con le seguenti modalità: in 15 mesi, anziché 12 e senza dover versare nessun acconto e con esclusione degli gli interessi dovuti per legge per il periodo definito dall’ARERA (dal 10 Marzo 2020 al 3 Maggio 2020)». A causa della pandemia e delle chiusure stabilite dal Governo le aziende del settore si sono ritrovate in grossa difficoltà con il pagamento di affitti, merci e utenze, compresa l’acqua. «Con la ripresa delle attività, a maggio - prosegue Fois - e il perdurare della morosità nei confronti di Abbanoa, il timore di slacci della fornitura di acqua proprio nel periodo della ripartenza ha spinto FIPE a dare più voce al disagio degli imprenditori. Il problema principale che FIPE segnala era, oramai si può dire era, legato soprattutto alle modalità di corrispondere il dovuto legato alla morosità. Grazie al recepimento delle istanze rappresentate dalla FIPE ed al lavoro congiunto di Egas e Abbanoa rispondere del debito è diventato possibile».
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