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G.P. 10 agosto 2021
Grande teatro nel paese più piccolo a Baradili
Da giovedì 19 a domenica 22 agosto, nel cuore della Marmilla a Baradili, il grande teatro nel paese più piccolo della Sardegna. Quattro giorni di spettacoli, musica, libri e storie da raccontare per la XXVI^ edizione del Festival Cantiere di Progetti Carpe Diem.
Grande teatro nel paese più piccolo a Baradili

BARADILI - Il grande teatro nel paese più piccolo: torna a Baradili il Festival Cantiere, la rassegna di Progetti Carpe Diem che da 26 anni porta in Sardegna i più importanti e premiati protagonisti del teatro di ricerca e sperimentazione italiano. Da giovedì 19 a domenica 22 agosto, nel cuore della Marmilla, nel paese più piccolo della Sardegna, quattro giorni di spettacoli, musica, libri e storie da raccontare. “La dignità dell’arte” è il tema di questa 26° edizione, a rivendicare da un lato la resistenza di un comparto tra i più duramente colpiti dall’emergenza pandemica; e dall’altro l’importanza dei progetti culturali di comunità:

«Fare arte nel paese più piccolo della Sardegna – spiegano gli organizzatori Aurora Aru e Franco Marzocchi - è sempre più importante perché abbiamo il dovere di riuscire a stimolare nelle persone questioni collettive essenziali, specie nei luoghi in cui la cultura fa più fatica ad arrivare». E il Festival Cantiere si muove con coerenza sul solco tracciato sin dalle prime pionieristiche edizioni tra le miniere di Montevecchio e in seguito nelle campagne di Soleminis: un laboratorio permanente in cui gli artisti dialogano e creano, in cui gli spettacoli si sviluppano o prendono forma, in cui le arti si contaminano, dando vita a nuovi percorsi in simbiosi con la comunità ospitante. Si comincia giovedì 19 agosto con 377: racconti per chitarra, percorso in musica di Sebastiano Dessanay frutto di un giro della Sardegna compiuto in bicicletta, senza sponsor, attraverso i 377 comuni dell’isola. Le composizioni originali sono state sviluppate e arrangiate insieme al chitarrista Francesco Morittu. Il risultato è una musica in divenire inframmezzata con i racconti di viaggio letti e interpretati dall’attrice Mila Vanzini. Appuntamento alle 20 a Casa della Vite. A seguire, negli spazi dell’Ex Officina Usai, va in scena uno studio sui testi di Federigo Tozzi, una co-produzione firmata dal Teatro della Limonaia, una delle grandi istituzioni del teatro europeo e Il Lavoratorio di Firenze. Sul palco Giusi Merli, Alessandro Baldinotti e Andrea Macaluso, che firma anche la regia. Ad accompagnarli le musiche di Marco Mantovani, compositore riminese per musica e teatro.

Venerdì 20 agosto si comincia alle 20,30 con la geniale opera di Roberto Abbiati, capace di ridurre Moby Dick a una performance-installazione di quindici minuti. Si prosegue poi in musica con Alone, l’esibizione per violoncello solo di Gianluca Pischedda, compositore e professore d’orchestra al Teatro Lirico di Cagliari. Alle 21,30 ultimo appuntamento della serata, all’Ex Officina Usai, con uno dei monologhi più interessanti del teatro contemporaneo: Kassandra, un testo classico rivisitato da un autore premiato in tutto il mondo, il franco-uruguayano Sergio Blanco con una straordinaria Roberta Lidia De Stefano per uno spettacolo ironico, divertente ma profondamente toccante, che parla dell’oggi attraverso il mito. Nel sabato del Festival Cantiere, per la serata del 21 agosto, spicca l’unica data sarda di uno dei più apprezzati cantautori italiani: Paolo Benvegnù, che si esibirà alle 22 all’Ex Officina Usai. Benvegnù, accompagnato da Gabriele Berioli alla chitarra. Prima del concerto appuntamento con un prezioso adattamento di Leonce und Lena, la commedia di Georg Buchner che diventa uno spettacolo per teatro dei burattini a cura di Patrizio Dall’Argine.

Saranno invece i libri ad aprire l’ultima giornata del festival, domenica 22 agosto dalle 18 a Casa della Vite, con le presentazioni di L'alfabeto della paura di Michele Dalai con illustrazioni di Francesca Carabelli; Manuale per un burattinaio di Patrizio Dall’Argine; e Isla bonita di Nicola Muscas. A seguire saranno protagoniste le marionette, grazie agli spettacoli di Agostino Cacciabue e Rita Xaxa di Teatro Tages, che portano in scena rispettivamente Il volo dell’innocenza e Occhio al desiderio. Due performance che sono delle piccole perle, fruibili da soli tre spettatori per volta, in replica a rotazione dalle 19,30 in Aula Consiliare. Sipario infine sulla ventiseiesima edizione del Festival Cantiere con il recital Il vecchio e il tour, di e con Michele Dalai e Giovanni Guidi.
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