S.A.
9 agosto 2021
«L´Inps ad Alghero non si tocca»
I capigruppo di Forza Italia e Fratelli D’Italia Nunzio
Camerada e Christian Mulas commentano la notizia del trasferimento dei dipendenti degli uffici Inps di Alghero e rilanciano una mobilitazione generale in città
ALGHERO - «Dobbiamo reagire con forza al depauperamento delle funzioni statali nel nostro territorio. Oggi lo Stato sta arretrando in modo subdolo anche sui servizi a pensionati, lavoratori e imprese. Noi non ci stiamo!». Così i capigruppo di Forza Italia e Fratelli D’Italia Nunzio
Camerada e Christian Mulas commentano la notizia del trasferimento dei dipendenti degli uffici Inps di Alghero, che presidiano un bacino d’utenza di circa 50.000 cittadini, presso la sede di Sassari.
Secondo i due esponenti politici cittadini «dopo la chiusura della Agenzia delle Entrate, tutte le forze politiche, i sindacati e le associazioni datoriali debbono combattere con determinazione questa sciagurata decisione dello Stato di ritirarsi dall’area territoriale algherese che, al contrario, necessiterebbero di una più consistente presenza anche in considerazione degli sforzi che istituzioni locali come quella comunale hanno profuso decidendo di accollarsi alcuni oneri che sarebbero di esclusiva competenza statale».
Camerada e Mulas ricordano che già nel 2018 il presidente dell’INPS Tito Boeri all’interno di un progetto di riorganizzazione e razionalizzazione territoriale aveva previsto la trasformazione, fra le altre, delle sedi Inps di Alghero, Ozieri e Tempio nei cosiddetti punti cliente Inps, cioè in semplici centri di ascolto dell’utente il quale per qualsiasi operazione sarebbe stato obbligato a rivolgersi alla sede di Sassari. Progetto bloccato per la ferma reazione di alcuni consiglieri regionali di centrodestra.
«E’ urgente e necessario un intervento unitario del Consiglio Comunale, delle categorie produttive e delle rappresentanze dei lavoratori per scongiurare quella che sarebbe una beffa per la comunità algherese, specie in questo momento in cui Alghero è diventata sede di villeggiatura del Presidente Mattarella ed ha la possibilità di fruire di una
immensa vetrina mediatica che mal si concilia con la cancellazione di un servizio essenziale» chiudono i due capigruppo di F.I. e di FdI.
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