L´attivista algherese Carlo Sechi protagonista del nuovo numero de "La Corbella". La rivista della Plataforma per la Llengua gli dedica la copertina e una dettagliata intervista
ALGHERO – Si parla di Alghero e della sua lingua nel nuovo numero de “La Corbella”, rivista semestrale di Plataforma per la Llengua. Sechi racconta in una dettagliata intervista la situazione di Alghero, i risultati ottenuti in tanti anni di lavoro a favore del catalano di Alghero e le relazioni con la Catalogna, la Comunità Valenzana e il resto dei territori del dominio linguistico del catalano. «Alghero ha un ruolo molto importante nella comunità dei territori di lingua catalana, in quanto “parte integrante della nazione sarda - dice Sechi - ma linguisticamente e culturalmente fa parte della comunità internazionale catalana».
Alghero occupa un posto in primo piano con una lunga intervista all’ex sindaco della città e consigliere regionale, tra i fondatori dell’Obra Cultural de l’Alguer e attivista per il catalano di Alghero. A seguito di una lunga conversazione con Francesc Marco, segretario della Plataforma per la Llengua e Irene Coghene, rappresentante ad Alghero dell’associazione, è stata poi pubblicata la sua intervista. Sechi afferma inoltre che gli algheresi sono orgogliosi di far parte di questa comunità, gemellata con un linguaggio comune, il che significa che è in grado di avere una posizione aperta e di comprendere le diversità.
Per l'attivista algherese è necessario recuperare l'uso sociale di questa lingua, utilizzandola sia oralmente che per iscritto. Soprattutto, la lingua ha bisogno di essere presente negli ambiti pubblici e ufficiali, come la politica ma anche nella scuola. Parlando della scuola Sechi, è ottimista sulla nuova normativa in arrivo dalla Regione Sardegna, ma dice anche che “Ancora oggi non vediamo risultati concreti” Secondo l’ex sindaco, è necessaria più determinazione da parte delle istituzioni pubbliche e una rivendicazione più forte da parte delle famiglie. Tra i tanti argomenti, Sechi parla della collaborazione tra Plataforma per la Llengua e l’Obra Cultural de l’Alguer, associazione di cui è Direttore. Le due entità condividono gli spazi della Biblioteca Catalana di Alghero e collaborano in diverse attività, così come il recupero dello storico periodico L'Alguer.
Una nota più leggera chiude l'intervista, con consigli gastronomici ed enologici per chi vuole conoscere Alghero attraverso il gusto. Sechi raccomanda quindi i vin Trobat (il cui nome commerciale è Torbato” e Anghelu Ruju, e i piatti più rappresentativi della cucina locale come la cassola de peix, la caponada algueresa e l’allada. La rivista ha una tiratura di oltre 30.000 copie. Viene distribuita alle migliaia di soci di Plataforma ma è anche disponibile presso le biblioteche e le librerie della Catalogna, Comunità Valenzana e nelle Isole Baleari. Ad Alghero sarà disponibile gratuitamente presso la sede di Plataforma.
Nella foto: Carlo Sechi