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31 luglio 2021
Uta, agente penitenziario si suicida
La tragedia nel cagliaritano. A lanciare l’allarme sono le organizzazioni sindacali CISL FNS, FP CGIL PP e CNPP, che esprimono seria preoccupazione per ciò che sta accadendo in alcune realtà penitenziarie del Paese
CAGLIARI - Nella giornata di venerdì, un tragico evento ha colpito duramente il corpo di Polizia Penitenziaria. Un collega quarantasettenne, Assistente Capo Coordinatore della Polizia Penitenziaria in servizio presso la Casa Circondariale di Uta Cagliari, si è tolto la vita sparandosi con la pistola d’ordinanza. Lascia la moglie e due figli.
«Per il momento scegliamo di non pronunciarci sulle cause del drammatico gesto, oggi intendiamo solo esprimere il nostro indescrivibile dolore e stringere in un forte abbraccio tutti i suoi cari e i suoi colleghi, ai quali vogliamo manifestare tutta la nostra solidarietà e vicinanza. Stiamo assistendo a situazioni davvero spiacevoli che, ancora una volta, colpiscono donne e uomini della Polizia Penitenziaria».
A lanciare l’allarme sono le organizzazioni sindacali CISL FNS, FP CGIL PP e CNPP, che esprimono seria preoccupazione per ciò che sta accadendo in alcune realtà penitenziarie del Paese. «Tali situazioni destabilizzano la serenità lavorativa e personale delle lavoratrici e dei lavoratori che,
ogni giorno espletano il proprio mandato istituzionale con abnegazione e spirito di dedizione, nonostante le precarietà che attanagliano maggior parte degli istituti della Repubblica: carenze organiche, turni massacranti, stress da lavoro correlato, sovraffollamento popolazione detenuta».
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