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Cor 23 luglio 2021
«Buco Unesco, meglio il silenzio»
E´ ancora la mancata partecipazione al bando internazionale per le città creative dell´Unesco a dividere i consiglieri comunali di Alghero. Le opposizioni: più che comunicati vuoti, dovrebbero non perdere più occasioni
«<i>Buco</i> Unesco, meglio il silenzio»

ALGHERO - «Questa volta – diciamo alla destra – che sarebbe stato meglio il silenzio. Meglio il silenzio assordante a cui il Sindaco ha fatto ricorso in questi anni, provando ad anestetizzare la maggioranza e la città, che un comunicato debolissimo, a difesa dell’indifendibile, senza neanche il coraggio delle firme dei consiglieri e vuoto, triste, nei contenuti. Tutti sanno l’importanza di essere una città patrimonio UNESCO ed il lavoro realizzato negli anni per arrivare non solo alla finale di Parigi del 2017, ma a un consolidato rapporto con la rete delle città creative UNESCO , le quali sono chiamate insieme al Direttore Generale dell’organizzazione mondiale, ad esprimere il gradimento sull’ingresso nel network di nuove città. Gradimento già espresso dalla Delegazione Italiana fin dal 2017 che ha visto Alghero rappresentare il Paese all’UNESCO a Parigi per la selezione finale, così come quest’anno lo ha fatto con Como e Modena, non avendo più la possibilità di esprimerlo per la nostra città, in quanto il Sindaco Conoci e l’assessore Di Gangi non l’hanno candidata».

E' ancora la mancata partecipazione al bando internazionale per le città creative dell'Unesco a dividere i consiglieri comunali di Alghero. «Probabilmente, l’hanno fatto anche contro la Fondazione Alghero che con la delibera del 29 gennaio 2021 aveva dato incarico ad una professionista algherese di stilare un progetto per l’ottenimento di una forte candidatura di Alghero nella rete delle Città Creative Unesco. Ogni euro speso in promozione della Città – nei luoghi “vetrina” del mondo – è un euro investito, capace di moltiplicarsi nell’immagine e nell’accoglienza turistica. Nella ricchezza della città. A questo serve la Fondazione Alghero, mentre il Comune dovrebbe rendere la città meno trascurata, meno sporca, con strade e verde più curati. E allora, più che comunicati vuoti, dovrebbe non perdere più occasioni» attaccano Gabriella Esposito, Mario Bruno, Pietro Sartore, Raimondo Cacciotto, Ornella Piras, Valdo Di Nolfo e Beniamino Pirisi.

«A proposito, il corallo di Torre del Greco si è candidato ad essere patrimonio dell’umanità. E’ arrivato all’UNESCO dopo Alghero, ma ora la precede. La sfida, per noi che ci chiamiamo Riviera del Corallo, è almeno unire la nostra candidatura a quella campana per fare fronte comune e ottenere l’ambitissimo riconoscimento di patrimonio dell’umanità anche per il nostro corallo. Ci sarebbe un ritorno importante anche sotto il profilo economico, oltre che identitario, culturale, planetario. Sapranno farci perdere anche questa occasione? E a proposito di risorse, diciamo alla destra che ci amministra che il parlamento italiano ha motivato il finanziamento di 5 milioni di euro aggiuntivi alle città UNESCO in quanto “sono elemento fondamentale dello sviluppo turistico e culturale italiano”. Dal quale Alghero in questi anni - preferendo il profilo basso, rasoterra - si è tirata fuori» concludono dalle opposizioni.



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