G.P.
22 luglio 2021
Notte dei Poeti incanta Pula
Oggi, alle ore 20, Valentina Cervi interpreterà “La strada che va in città” di Natalia Ginzburg con la regia di Iaia Forte. Prosegue fino al 30 luglio il XXXIX Festival “La Notte dei Poeti” organizzato dal CeDAC/Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna nell´area archeologica di Nora a Pula
PULA - Prosegue a Pula il XXXIX Festival “La Notte dei Poeti” organizzato dal CeDAC/Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna nell'area archeologica di Nora a Pula. Oggi (giovedì) alle ore 20 sul palco sospeso tra mare e cielo Valentina Cervi interpreterà “La strada che va in città” di Natalia Ginzburg con la regia di Iaia Forte. Lo spettacolo si svolge in una raffinata e intrigante mise en espace, impreziosita dalle opere di Giovanni Frangi, del romanzo d'esordio della scrittrice palermitana. È un romanzo «aspro, pungente, pieno di sapori nuovi come un frutto appena un po' acerbo» come scriveva Cesare Garboli, che lo definì «uno dei libri piú belli» dell'autrice palermitana.
Il XXXI Festival “La Notte dei Poeti” organizzato dal CeDAC prosegue venerdì 23 luglio alle 19 con un duplice appuntamento con “Study about repetition and efforts”, originale coreografia creata e interpretata da Ares D'Angelo e Martina Martinez Barjacoba (spettacolo vincitore Danza Urbana XL 2021) e a seguire il progetto site specific “Voci/ Ogni isola ha il suo labirinto”, secondo studio sul mito di Arianna di e con l'attrice Rossella Dassu. Sabato 24 luglio alle ore 20 Paolo Calabresi si confronta con uno dei capolavori del Novecento, “Lolita”, “scandaloso” romanzo di Vladimir Nabokov, con le musiche della cantautrice Violetta Zironi, per raccontare la storia di una redenzione impossibile, quasi una fuga dalla realtà.
Il XXXIX Festival “La Notte dei Poeti” chiude giovedì 29 luglio alle ore 20 con “La caduta di Troia” con Massimo Popolizio e infine venerdì 30 luglio alle ore 20 con il cantautore Marcello Murru e suoi “Diavoli Storti”. Un'antologia di canzoni, sulle tracce dell'omonimo album (distribuito da Rea/ Edizioni Musicali). Quasi un autoritratto fra parole e note, in cui l'artista ogliastrino, romano d'adozione, evoca atmosfere metropolitane e paesaggi dell'anima, storie di amori finiti e sogni perduti e in cui risuona il ricordo della lingua sarda, simbolo di un tempo lontano, passato o futuro, nell'Isola dove “danzamos liberos”.
Nella foto: Valentina Cervi
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