La delusione dell´ex sindaco di Alghero, Mario Bruno. La città smarrisce quell´effervescenza che negli ultimi anni l'aveva caratterizzata, nel tentativo di riposizionarsi tra le mete culturali più importanti del Paese
ALGHERO - Alghero smarrisce quell'effervescenza che negli ultimi anni aveva caratterizzato la città, nel tentativo di riposizionarsi tra le mete culturali più importanti del Paese. Allestimenti urbani e progetti che nel tempo hanno fatto rimbalzare l'immagine della città oltremare. Proprio su questo filone nascevano le straordinarie esperienze con l'allora Ministero dei Beni Culturali, fino alla partecipazione alla finale nella candidatura per la Capitale Italiana della Cultura, ma anche quella con la Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco e la Rete mondiale delle Città Creative.
Due percorsi che hanno rilanciato l'immagine della Riviera del Corallo a livello internazionale con le importanti presentazioni di Parigi, facendo leva proprio su quello che di più autentico e identitario la città poteva sfoggiare nel campo dell'artigianato artistico, il Corallo rosso. Un successo i riscontri ottenuti ed un percorso che negli anni avrebbe portato certamente a riconoscimenti prestigiosi, ma soprattutto economicamente importanti. Inutile, infatti, ricordare il valore strategico e turistico che l'inserimento di Alghero tra le città
Unesco avrebbe in termini di ricadute, un potenziale di cultura e creatività rilevante per lo sviluppo urbano sostenibile.
Eppure tutto questo pare ormai definitivamente svanito. I primi segnali di un arretramento erano giunti con l'inspiegabile abbandono del progetto sulla
Casa delle Arti (col relativo finanziamento di 500mila euro andato in fumo): Partendo proprio dall'idea di valorizzare ciò che di unico Alghero possiede, il tentativo era quello di spingere sulla rigenerazione urbana facendo leva sul design internazionale, aprendo un laboratorio artistico dove ospitare mostre di artisti internazionali e incontri sistematici sull’arte contemporanea. Oggi è la volta della mancata partecipazione al bando italiano per accedere alla Rete
Unesco.
Abbastanza ovvia e scontata la delusione dell'ex sindaco Mario Bruno, che in uno dei momenti più difficili per il territorio - non capita tutti i giorni doversi scontrare con il disimpegno di Ryanair sullo scalo -, aveva puntato con intelligente lungimiranza investendo sull'immagine del territorio con l'obbiettivo di riposizionare la città tra le mete culturali più prestigiose e importanti del Paese. Un percorso che iniziava a dare i primi frutti con importanti accordi siglati con Pesaro, Bologna e Milano. «L’amministrazione Conoci-Di Gangi non candidando Alghero tra le città creative
Unesco ha rinunciato non solo ad essere a pieno titolo nella rete mondiale delle città della cultura, ma anche a 5 milioni di euro destinati dallo Stato alle città
Unesco. Non ci sono parole» il suo laconico commento.