G.P.
12 luglio 2021
I telos: l´arte contemporanea di Sa Mandra
L’Agriturismo Sa Mandra inaugura uno spazio culturale con una mostra d’arte contemporanea. “Telos-the soft wall” è una installazione del giovane artista sardo Cenzo Cocca, a cura di Stefano Resmini
ALGHERO – L’agriturismo Sa Mandra si rinnova spesso e ogni volta aggiunge un tassello sempre più importante al passato della tradizione legato alla modernità, partendo dalla sua cucina connessa alle tradizioni della Sardegna più autentica. È sicuramente un grande orgoglio per la famiglia Murrocu, capace negli ultimi 30 anni di portare l’azienda Sa Mandra ad altissimi livelli, facendola divenire un riferimento per l’esperienza enogastronomica e turistica a livello nazionale e internazionale, presentare questo nuovo progetto. Da oggi Sa Mandra si arricchisce di un vero e proprio spazio culturale. Un luogo artistico, dove il passato discute con il presente e parla al futuro.
Telos-the soft wall, è una installazione di Cenzo Cocca, a cura di Stefano Resmini, vista come uno spazio vuoto dove aleggia il tempo, un luogo dove sedersi, sostare, guardare, toccare, o solo semplicemente lasciarsi abbracciare. Riappropriarsi di un gesto che a lungo ci è mancato in questo strano periodo. Invita ad un rito catartico, di purificazione e di liberazione. Dal giardino meraviglio della tenuta si apre uno spazio culturale legato a filo doppio con il museo già presente e si arricchisce con un giardino che accoglie, e che sarà teatro di eventi, presentazioni di libri, mostre, approfondimenti. Due sono le strutture che si affacciano sul prato e saranno la sede ideale della Biblioteca di Mandigos e Logos – Assaggi e Paesaggi. Progetto cardine dello Spazio Culturale.
L’urgenza, nasce da una necessità, quella dei teli di uscire dal buio dei cassetti, dalle odorose cassapanche, di mostrarsi, di farsi vedere e bramano luce. Rammentano che prima di essere “telos”, erano campi di cotone, di canapa, di lino, lenzuola, salviette, panni, canovacci. Hanno strappi, buchi, tapulos. Incuranti ostentano il loro tempo. Hanno difeso intimità, preservato desideri, hanno custodito sogni ed imprigionato pensieri. Con l’ago e il filo Cenzo Cocca ha cucito paesaggi, ha congiunto punti, ha costruito geografie. Ha intercettato interconnessioni. Cicatrici che trasudano umori. Con il suo lavoro fa affiorare cortocircuiti, battiti, digrammi. E’ un fiorire di segni, di graffiti. Un linguaggio tattile che si concretizza in parole e suggerisce pensieri. Cenzo Cocca usa il celeste, l’azzurro, il giallo, il marrone, il blu per imbastire campiture. L’installazione sarà visitabile il mercoledì e il venerdì dalle ore 20.00 su appuntamento, telefonando ai numeri 3487971920 o 3351354143.
Nella foto: un particolare dell’installazione
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