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9 luglio 2021
Sassari: 11 fendenti al rivale, arrestato
Nel corso della scorsa notte, il personale della Squadra Mobile ha arrestato un sassarese di 52 anni, poiché, dopo una lite originata da futili motivi, ha accoltellato un coetaneo vicino di casa. Provvidenziale l´intervento degli agenti della Squadra mobile sassarese
SASSARI - Nel corso della scorsa notte, il personale della Squadra Mobile ha arrestato un sassarese di 52 anni, poiché, dopo una lite originata da futili motivi, ha accoltellato un coetaneo vicino di casa, colpendolo con ben 11 fendenti, all’addome, alle braccia e alla schiena. Intorno alla mezzanotte il personale del 118, che si era recato presso un’abitazione della periferia sassarese, per assistere una persona sanguinante, chiedeva l’intervento del personale di Polizia, poiché la vittima presentava
numerose ferite da coltello.
La vittima in stato di shock, sicuramente per paura restio a raccontare con esattezza quanto fosse accaduto – ha riferito che nel rientrare a casa era stato colpito alle spalle e al petto da uno o più sconosciuti che non aveva potuto vedere né tanto meno indicare al personale dell’ufficio Prevenzione Generale – Volante, prontamente intervenuto. Le tracce di sangue, tuttavia, hanno portato all’appartamento sottostante quello della vittima per cui, il personale della Squadra Mobile, immediatamente recatosi sul luogo dell’accaduto vista la gravità del reato, nell’immediatezza del fatto, dopo una minuziosa attività infoinvestigativa, non ha tardato ad individuare il responsabile della cruenta aggressione.
Dopo aver delineato i contorni dell’azione particolarmente violenta, avendo rinvenuto anche il coltello ancora sporco di sangue, ed aver ricostruito minuziosamente la dinamica dei fatti ed avendo accertato quindi la sua piena responsabilità, giovedì mattina l'uomo è stato accompagnato presso il Carcere di Sassari, a disposizione del Magistrato, traendolo in arresto per tentato omicidio. La vittima è rimasta in osservazione presso l’ospedale di Sassari ma non versa in pericolo di vita, perché malgrado le numerose coltellate inferte, è sempre riuscito a tenere un minimo di distanza dall’aggressore, i cui colpi non hanno portato ad una fine tragica della lite.
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