ALGHERO - La canzone d'autore in catalano è ritornata ad Alghero con il Festival Barnasants. Cala il sipario sulla quarta edizione, la numero 26 del Festival nato nel quartiere di Sants a Barcellona. L’iniziativa, che nasce dalla collaborazione tra il Festival e la Plataforma per la Llengua ha portato in città sei spettacoli nelle tre serate del 2, 3 e 4 luglio. La tappa algherese del Festival, che si è svolto nella piazza del Quarter, ha goduto del supporto della Fondazione di Sardegna, dell’ Ufficio algherese della Delegazione del Governo Catalano in Italia e del patrocinio del Comune di Alghero e della Fondazione Alghero, facendo parte del calendario ufficiale delle iniziative culturali dell’estate algherese “#Finalmente Alghero” e segnando la partecipazione di oltre 400 persone.
Un importante momento di rivendicazione di uno spazio pubblico e del prestigio della lingua catalana, lingua veicolare che ha accomunato tutti gli artisti che hanno partecipato e che hanno affrontato con la loro musica tematiche importanti, tra cui i diritti delle donne. La rappresentante della Plataforma per la Llengua, Irene Coghene, ed il direttore del festival, Pere Camps, sono stati accompagnati dai rappresentanti delle associazioni collaboratrici: Silvana Pinna (presidente della sezione algherese della FIDAPA), Speranza Piredda (presidente della Rete delle Donne), Carlo Sechi (direttore dell’Obra Cultural de l’Alguer) e Tonino Budruni (presidente della sezione locale dell’ANPI).
Hanno inaugurato l'edizione di quest’anno Les Kol·lontai (Sílvia Comes, Meritxell Gené e Ivette Nadal) con “Cançons Violeta en directe”, seguite dall’algherese Yasmin Bradi, che ha presentato il nuovo disco “Amb la llum de una flor”, accompagnata da Dario Pinna (violino), Riccardo Pinna (piano) i Paolo Zuddas (percussioni). Sílvia Comes è tornata sul palco per la serata del 3 luglio, accompagnata dalla sua chitarra, per offrire una esibizione di alto livello letterario con le poesie di Maria-Mercè Marçal, Felícia Fuster e Teresa Pasqual che l’artista ha messo in musica e interpretato. Per la seconda parte, Claudio Gàbriel Sanna ed il Rall Grup hanno offerto al pubblico un repertorio di canzoni di festa e satira, recuperato ridettamente dalle taverne di Alghero Vecchia, pezzi registrati nell’ultimo disco “Mirau que sem anant i mirant”. Sanna ha reinterpretato le canzoni più note della tradizione popolare algherese insieme al Rall Grup, un ensemble di musicisti algheresi e catalani del quale fanno parte Meritxell Gené (voce e chitarra), Marc Serrats (chitarra ritmica), Salvador Maltana (basso), Dario Pinna (violino), Graziano Solinas (piano e fisarmonica) e Paolo Zuddas (percussioni). Domenica 4, il cantante maiorchino Marcel Pich ha fatto conoscer al pubblico algherese la figura poliedrica di Guillem d’Efak, cantautore e drammaturgo in lingua catalana di origini africane, ma nato e cresciuto a Manacor, raccontando, tra una canzone e l’altra, la storia dell’artista attraverso vari aneddoti assai interessanti.
La seconda parte del programma ha visto salire sul palco Paolo Dessì, seguito da Antonello Colledanchise, accompagnato dai musicisti Riccardo Moni (chitarra), Raffaele Podda (fisarmonica) e Susanna Carboni (clarinetto). I due storici cantautori algheresi hanno offerto due intense e partecipate esibizioni con un repertorio estratto dai loro nuovi dischi, rispettivamente “Los Camins de la Mar” e “Com se’n vola lo temps”.
Nella foto: Piazza Lo Quarter che ha ospitato i concerti