S.A.
1 luglio 2021
Sardegna nuragica, inaugurata mostra a Berlino
Dopo la Germania, la Mostra si trasferirà al Museo statale Ermitage di San Pietroburgo (1 settembre 2021), al Museo Archeologico nazionale di Salonicco (1 dicembre 2021) e chiuderà al Mann di Napoli nel mese di settembre 2022
CAGLIARI - E' stato inaugurato mercoledì sera a Berlino la mostra internazionale “Sardegna Isola Megalitica - Dai menhir ai nuraghi: storie di pietra nel cuore del Mediterraneo”, che resterà al Museo statale della Preistoria e delle Protostoria fino al 30 settembre 2021. «Una testimonianza dell'immenso patrimonio archeologico della Sardegna, all'interno di uno dei musei più importanti in Europa, evidenza l'unicità della storia e della dimensione culturale della nostra Isola» ha dichiarato l’assessore del Turismo, Gianni Chessa.
«La Sardegna, dopo ben 40 anni, torna protagonista con la sua cultura in un museo berlinese, che per l'occasione ha messo a disposizione alcune delle sue sale più belle. ‘Sardegna isola megalitica’ è una mostra itinerante che ha permesso di instaurare una proficua collaborazione con prestigiosi musei internazionali, anche in vista di future iniziative di promozione dell’Isola, che potrà mettere in vetrina la sua cultura antica caratterizzata da un'identità peculiare e un fascino unico».
Dopo la Germania, la Mostra si trasferirà al Museo statale Ermitage di San Pietroburgo (1 settembre 2021), al Museo Archeologico nazionale di Salonicco (1 dicembre 2021) e chiuderà al Mann di Napoli nel mese di settembre 2022. L’evento, finanziato con fondi europei, è promosso dalla Regione Sardegna con il Museo Archeologico di Cagliari e la direzione regionale dei Musei della Sardegna, con il patrocinio dei Ministeri della Cultura e degli Affari esteri, la collaborazione della Fondazione di Sardegna e il coordinamento generale di ‘Villaggio globale international’. In esposizione nella mostra “Sardegna Isola Megalitica” anche un Gigante di Mont’e Prama, un pugilatore di 190 centimetri di altezza e 300 chili di peso, rinvenuto a Cabras in frammenti tra il 1975 e il 1979.
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