S.A.
1 luglio 2021
Cna, costruzioni in ripresa nel 2021
Nel 2020 riduzione contenuta degli investimenti in costruzioni in Sardegna, le prime stime per il 2021 sono all’insegna di un ritorno alla crescita: sono i numeri del report di Cna costruzioni
CAGLIARI - Dopo un 2020 di riduzione seppur contenuta degli investimenti in costruzioni in Sardegna, le prime stime per il 2021 sono all’insegna di un ritorno alla crescita. Sono i numeri del report di Cna costruzioni sull'andamento del mercato nell'ultimo anno e mezzo. Il 2020 porta il segno negativo: brusca frenata dell'edilizia privata con meno il 14%; quasi meno il 3 per cento negli investimenti e nel volume d'affari (4,7 miliardi). Male anche le ristrutturazioni e i rinnovi, meno 13 per cento. Di conseguenza gli effetti si sono sentiti nel mercato immobiliare: -7,6 per cento nella compravendita di abitazioni, -14, 5 per gli altri immobili.
Ad Oristano si è registratata la riduzione più marcata (-24%), seguita da Sassari (– 14,5%), meglio gli altri mercati territoriali in territorio positivo trainati da Cagliari e Sud Sardegna + 60%. Riguardo al fronte lavoro, dopo oltre un decennio di riduzione pressoché ininterrotta, nel corso del 2020 la capacità occupazionale delle costruzioni evidenzia una netta inversione di rotta. Anche il tasso di disoccupazione fa emergere una tendenza positiva, passando dal 14,7% al 13,3% del 2020. Dinamica che va interpretata alla luce degli effetti della crisi sanitaria che se da un lato ha limitato le iniziative di ricerca del lavoro dall’altro con il blocco dei licenziamenti ha congelato la situazione occupazionale.
«Prioritario - dichiarano Francesco Porcu e Daniele Palmas, rispettivamente segretario regionale Cna e vice-presidente di Cna Costruzioni - accompagnare e sostenere la fase espansiva del mercato. Sulle previsionali e significative stime di crescita dell'anno in corso giocano alcuni fattori di criticità: la capacità del sistema dell'offerta di rispondere alla crescente domanda; la tenuta del sistema dei prezzi; la capacità della P.A. ai diversi livelli di far fronte ai volumi crescenti delle risorse che si riverseranno sull'intero sistema delle costruzioni. Occorre poi porre ordine al caos normativo generato dall'approvazione del recente piano casa e aprire un serio dibattito su una legge di governo del territorio che sappia offrire un giusto, chiaro e ordinato riferimento agli investitori pubblici e privati».
|