Red
22 giugno 2021
Provincia Nuoro: 55milioni dal Piano di rilancio
Ieri, l’amministratore straordinario della Provincia di Nuoro Costantino Tidu, in un incontro che si è svolto nella Sala consiliare della Provincia nel capoluogo barbaricino, ha elencato, nel dettaglio, lo stato dell’arte del Piano straordinario di Rilancio del Nuorese
NUORO - Tracciare un nuovo solco per lo sviluppo dei Comuni del territorio, favorire una ripresa degli investimenti e dei consumi, valorizzare le peculiarità ambientali, arricchire il patrimonio culturale e promuovere le produzioni locali attraverso progetti definitivi, per un importo complessivo di oltre 55milioni di euro. Ieri (lunedì), l’amministratore straordinario della Provincia di Nuoro Costantino Tidu, in un incontro che si è svolto nella Sala consiliare della Provincia nel capoluogo barbaricino, ha elencato, nel dettaglio, lo stato dell’arte del Piano straordinario di Rilancio del Nuorese. Nel dibattito, moderato dal giornalista Guido Garau, sono intervenuti il sindaco di Nuoro Andrea Soddu, i consiglieri regionali Elena Fancello (Movimento 5 stelle) e Franco Mula (Psd'az) e la senatrice Elvira Evangelista (M5s). «Il percorso del Piano di rilancio, nato con delibera regionale n.46/5 del 3 ottobre 2017 e portato avanti in questi anni, si è sviluppato attraverso il confronto con gli Enti locali - ha spiegato Tidu - favorendo la coesione sociale dell’area con un approccio territoriale che ha coinvolto in modo attivo il partenariato istituzionale, economico e sociale, individuando gli obiettivi da raggiungere, le azioni da compiere, i soggetti attuatori e i tempi di attuazione. I temi prioritari sui quali è intervenuto il Piano di rilancio del Nuorese per innescare un processo di rilancio socio-economico del territorio sono ambiente e cultura, infrastrutture, manifatturiero, scuole e area vasta».
Tra i fiori all’occhiello, alcuni progetti meritano una menzione particolare: il Progetto generale sulla nuova organizzazione della scuola, che nasce con l’obiettivo di ridurre la dispersione scolastica, incrementare le competenze, migliorare gli ambienti di apprendimento degli studenti delle scuole superiori, è stato finanziato con oltre 5milioni di euro. L’adeguamento del porto turistico de La Caletta, per promuovere lo sviluppo turistico del territorio e migliorarne l'attrattività, con la riorganizzazione del porto e la dotazione dei servizi per il turismo nautico, con 3milioni. Il completamento del Museo Man nella nuova struttura di Piazza Sebastiano Satta, a Nuoro, da destinare all'allestimento delle sale espositive della collezione permanente del Museo, si vede assegnato 1,5milioni di euro. Di grande importanza per la città e per tutto il territorio la riqualificazione degli spazi e degli edifici dell’ex Artiglieria, «da destinare ad alloggi per studenti universitari, aree sportive ed aree verdi», ha spiegato il sindaco di Nuoro Andrea Soddu (quasi 4milioni di euro) e il recupero dell’ex Mulino Gallisai, in vista della realizzazione di un Centro didattico e di ricerca del Consorzio per la promozione degli studi universitari nella Sardegna centrale di Nuoro (2milioni). Il progetto più ambizioso è quello del Consorzio universitario nuorese: si chiama “Restart”, acronimo di Ricerca, l'economia sostenibile, il turismo e ambiente per il rilancio territoriale.
Il Centro, composto da un comitato di indirizzo e da un comitato scientifico, realizzerà attività di studi, analisi e diagnosi dei territori e ha già presentato due progetti di ricerca: Innovazione, Inclusione & studi interdisciplinari per lo sviluppo del Territorio” (linea Patrimonio culturale e ambientale) azione per la valorizzazione delle risorse agroforestali della Sardegna Centrale (Costituzione di un Working group agroforestale mediterraneo)” (linea Agroforestry). L’importo per la sua realizzazione è di quasi 6milioni di euro. Molto critico sulle assenze di alcuni relatori invitati al tavolo di confronto il consigliere regionale Mula, che ha auspicato «un nuovo incontro per rivedere tutto a Cagliari». La senatrice Evangelista ha sottolineato «l’importanza di un’adeguata linea ferroviaria per il rilancio del territorio», mentre il consigliere regionale Fancello ha ricordato che «il futuro è rappresentato dai distretti rurali, che possono contare su un fondo di un miliardo e 200milioni all’interno del Recovery fund».
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