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11 giugno 2021
Bocciata la moltiplicazione delle Province sarde
Come ampiamente prevedibile, il Governo impugna la legge della regione Sardegna. E´ l´ennesimo passo falso di una Giunta regionale che ogni mese di più inanella scivoloni decisamente pesanti
CAGLIARI - Il Governo Draghi - come noto partecipato da tutti i gruppi di Centrodestra oggi a sostegno dell'amministrazione regionale sarda - impugna la legge con cui il consiglio regionale della Sardegna ha deciso di aumentare da 5 a 8 le province dell’Isola senza passare da referendum, come previsto dallo Statuto. E' la nuova mazzata rifilata al governo regionale da Roma. In realtà, anche questa volta, ampiamente prevedibile.
La Sardegna con circa 1.600.000 abitanti, conta ad oggi 4 province e una città metropolitana (Cagliari). Si tratta dello stesso numero del Lazio, che però conta 6 milioni di abitanti. Se la regione passasse a 8 province, conterebbe un numero di enti di area vasta superiore a quelle del Lazio, della Campania, del Veneto e della Puglia, tutte regioni decisamente più popolose della Sardegna. Le province sarde avrebbero in media 200.000 abitanti, cioè meno di un municipio di una grande città.
Il Governo - riportano fonti interne alla maggioranza - si è opposto quindi alla riforma che, con una immotivata moltiplicazione di enti, avrebbe dato vita a una struttura troppo complicata, articolata e inutilmente costosa senza il doveroso ricorso alla consultazione popolare prevista dallo statuto.
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