Red
10 giugno 2021
Parco Molentargius: 32 sanzioni
Le sanzioni contestate da parte della Stazione Forestale di Cagliari, oltre che l’abbandono di rifiuti nel Parco riguardano anche violazioni al Regolamento dell’area protetta, il cui rispetto è fondamentale non solo per la tutela dell’ambiente
CAGLIARI - Sono trentadue le contestazioni per illeciti ambientali elevate a maggio dalla Stazione Forestale di Cagliari, nell’ambito del Parco di Molentargius, per importi compresi fra 5.800 e 36.800euro, corrispondenti rispettivamente alle somme necessarie per estinguere gli illeciti, attraverso il pagamento in misura ridotta, e al massimo delle sanzioni previste. Le sanzioni contestate, oltre che l’abbandono di rifiuti nel Parco riguardano anche violazioni al Regolamento dell’area protetta, il cui rispetto è fondamentale non solo per la tutela dell’ambiente. Infatti, l’Ente Parco ne gestisce e ne regola la fruizione anche per garantire che la collettività continui a godere di un bene d’inestimabile valore, alla portata di numerosissimi utenti, perché in posizione contigua all’agglomerato urbano dell’Area vasta di Cagliari. Gli illeciti contestati sono quattro in materia di rifiuti e ventotto per violazioni al Regolamento di fruizione (sei per conduzione di cani privi di guinzaglio, sei per accesso in aree interdette alla libera fruizione, due per disturbo all'avifauna nidificante e quattordici per sosta con auto in aree di divieto.
La fase della repressione è solo l’ultima delle attività di tutelare dell’area. Infatti, il Reparto forestale provvede prioritariamente a sensibilizzare l’utenza prima che le violazioni ambientali siano consumate orientando i cittadini a comportamenti rispettosi del patrimonio naturale. In particolare, sono stati individuati dieci proprietari di autovetture che sono stati informati sulla normativa vigente per non incorrere nell'illecito abbandono del proprio veicolo. Specialmente in materia di rifiuti, non mancano gli “irriducibili”, con i quali la prevenzione non ha successo. L'azione di contrasto in materia di rifiuti ha consentito di delineare i contorni del fenomeno. Per la parte ricadente nell'agro di Cagliari, si tratta per lo più di abbandono di rifiuti urbani indifferenziati. Poiché l’area è circoscritta da un impianto di videocontrollo che permette di individuare facilmente chi entra, è emerso che i responsabili sono una sparuta cerchia di residenti non in regola con i tributi comunali. Un ulteriore profilo di abbandono di rifiuti, sotto la lente del Reparto, è costituito dall'accumulo di materiale inerte da demolizione su terreni utilizzati impropriamente come cantieri edili. Diversamente, nella parte del Parco ricadente nel territorio di Quartu Sant'Elena, gli autori degli abbandoni di rifiuti provengono anche dall'esterno.
L'accertamento più complesso è avvenuto a carico di una persona che, dopo il tramonto, operava sistematici abbandoni di rifiuti urbani trasportati con un’autovettura. Utilizzando l’apparecchiatura tecnica fornita al Cfva dall'Ente Parco, l’autovettura è stata individuata. Con un appostamento, il trasgressore, nella tarda sera dell’11 maggio, è stato colto in flagranza nell'atto di trasbordare i rifiuti dall'auto e immediatamente invitato a recuperare il materiale appena abbandonato. Si ritiene che il trasgressore sia il responsabile di almeno quindici episodi accertati. Tuttavia, gli elementi raccolti hanno consentito, al momento, di attribuirgliene tre; nella circostanza, è emerso che essendo domiciliato in una famiglia residente all'interno del parco, ricambiava l’ospitalità smaltendo illecitamente i rifiuti prodotti dal nucleo familiare.
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