Secondo cartello affisso in pochi giorni alle transenne che da otto mesi impediscono l´accesso alla chiesa di San Michele, Patrono di Alghero. Plateale protesta nei confronti di Amministrazione e Diocesi: i cittadini chiedono «offerte»
ALGHERO - I cittadini chiedono «offerte» per la facciata di San Michele. Da qualche giorno una cassettina in cartone fa bella mostra ai piedi della scalinata e qualcuno ha anche ben pensato di riporvi all'interno spiccioli e monete per contribuire alla «buona causa».
In un periodo in cui l'incuria, sempre più spesso, si fa normalità nelle aree pubbliche dei centri urbani, Alghero dimostra di non far eccezione. Così alcuni residenti hanno deciso di mettere in atto una protesta tanto plateale, quanto provocatoria. Spunta un secondo cartello -
il primo era stato rimosso velocemente in concomitanza col passaggio del rally mondiale - affisso alle transenne che da otto mesi impediscono l'accesso alla chiesa di San Michele, Patrono di Alghero. La caduta di alcuni calcinacci aveva obbligato i vigili del fuoco alla temporanea interdizione delle scalinate ma era il mese di ottobre dell'anno 2020. Da allora - è la denuncia - niente più si è mosso, di messa in sicurezza nemmeno l'ombra, e le transenne continuano a delimitare la chiesa.
«I nostri avi si staranno rivoltando nelle tombe» è il senso del lungo messaggio scritto col pennarello nero sul foglio di cartone. «Questo abbandono e menefreghismo va avanti da più di otto mesi. Se il problema fosse economico, abbiamo la cassetta per le offerte....».
Nella foto: il secondo cartello di protesta affisso a San Michele