Red
1 giugno 2021
Tassa di soggiorno, coro di no a Cagliari
Federalberghi Sud Sardegna e Confindustria Turismo hanno abbandonato la riunione convocata per questa mattina dal sindaco di Cagliari Paolo Truzzu sulla tassa di soggiorno
CAGLIARI - Federalberghi Sud Sardegna e Confindustria Turismo dicono no alla tassa di soggiorno. Questa mattina (martedì), i rappresentanti di categoria degli albergatori hanno abbandonato la riunione convocata dal sindaco di Cagliari Paolo Truzzu in aperta polemica con un metodo «illiberale, antidemocratico, e irrispettoso delle esigenze degli albergatori già duramente provati da sedici mesi di pandemia».
Il regolamento per l’applicazione della tassa è stato approvato senza alcuna interlocuzione con le associazioni di categoria e «in sfregio dello spirito della legge improntata alla collaborazione». «Il sindaco voleva solo sapere da noi quando e come le associazioni avrebbero erogato i soldi ricevuti dai turisti - ha spiegato il presidente di Federalberghi Sud Sardegna Fausto Mura - un pessimo modo di aiutare il turismo dopo la crisi più grave che abbiamo mai vissuto».
«Sono cifre esagerate per i servizi che la città è in grado di dare, completamente ingiustificate - rilancia Davide Collu, rappresentante di Confindustria Turismo - oggi è il primo giorno in cui si pensa e si parla di una ripartenza e anziché essere confortati veniamo chiamati per sapere che a partire dal primo luglio, quindi in piena ripresa, verrà attivata una tassa». Mura e Collu contestano il metodo di lavoro del primo cittadino e le cifre scelte per stilare il regolamento che dovrebbe entrare in vigore il 1 luglio. In particolare, un singolo individuo, o anche un gruppo familiare o comitive, pagheranno 4euro al giorno.
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