A.B.
31 maggio 2021
«Rally Italia Sardegna, vetrina mondiale»
«Il Rally rappresenta un´importante vetrina in grado di presentare una Sardegna pronta a ripartire», dichiara l´assessore regionale della Programmazione e bilancio Giuseppe Fasolino. Da giovedì 3 a domenica 6 giugno, con partenza dal porto di Alghero, la gara attraverserà i territori di ventuno Comuni del nord Sardegna
ALGHERO - «Il Rally rappresenta un'importante vetrina in grado di presentare una Sardegna pronta a ripartire e decisa a ridare impulso alla sua economia turistica, anche puntando sui grandi eventi che consentono di promuovere l'immagine in campo nazionale e internazionale, grazie al risalto garantito dai media». Lo ha detto l'assessore regionale della Programmazione e bilancio Giuseppe Fasolino, durante la presentazione, nella sala consiliare del Comune di Olbia, del “Rally Italia Sardegna 2021”, giunto alla 18esima edizione e organizzato dall’Automobile club d’Italia.
Da giovedì 3 a domenica 6 giugno, con partenza dal porto di Alghero, la gara attraverserà i territori di ventuno Comuni del nord Sardegna. «Lo sport come simbolo della ripresa, dopo le difficoltà dovute all’emergenza sanitaria – ha aggiunto l’assessore regionale del Turismo Gianni Chessa, collegato in videoconferenza – Queste manifestazioni dimostrano che l’Isola è pronta ad ospitare turisti in sicurezza e sono anche un’opportunità per gli amministratori locali, che potranno promuovere i propri territori grazie alla creazione di un “Villaggio Sardegna” al porto di Olbia, dove saranno organizzate degustazioni di prodotti enogastronomici, oltre a momenti dedicati ad artigianato, tradizioni e cultura». «Manifestazioni come il Rally hanno importanti ricadute economiche sul territorio e possono dare nuovo impulso anche al turismo. Perciò, la Regione investe con convinzione su questo tipo di eventi. In questo caso, con la Sardegna nuovamente in “Zona bianca”, assume anche un ulteriore valore legato ad un auspicabile ritorno alla vita normale", ha concluso l'assessore Fasolino.
«Grazie alla Regione Sardegna, all’Assessorato regionale al Turismo, che continua a sostenere questa strategica iniziativa del Rally d’Italia, grazie al sindaco Nizzi che ha tenuto molto al fatto che tornassimo nella Gallura e grazie al grande lavoro del presidente Ac Sassari Giulio Pes, che da sempre prova di lavoro concreto. Grazie ai miei dello staff Aci Sport che è al lavoro. Ci vedremo giovedì, avremo con noi il presidente della Fia Jean Todt, una presenza che darà ulteriore lustro alla nostra manifestazione nazionale», dichiara il presidente dell' Automobile club d’Italia Angelo Sticchi Damiani. Il primo cittadino Settimo Nizzi esprime «la felicità della comunità olbiese per la collaborazione riscontrata dai vertici dell’Automobile club nazionale e provinciale di Sassari, in particolare la collaborazione di Giulio Pes. Questa non è una manifestazione sportiva che interessa la sola città di Olbia, ma evento dell’intera Sardegna e vuole continuare a rappresentare tutta la Regione. Quindi, in qualunque luogo sia il quartier generale, la gara è dell’Isola. Lo dico da olbiese, perché ci credo fortemente. Siamo grati ad Antonio Turitto ed a tutti i collaboratori per quanto fatto in questo periodo. Continueremo a sostenere la gara come abbiamo fatto. Ringrazio a nome della città e dell’intero territorio per aver creduto nella manifestazione. Abbiamo un concreto dialogo con la nostra Amministrazione regionale. Il ringraziamento va a quanti sono al fianco dell’evento. Come sempre abbiamo fatto, anche questa volta non deluderemo gli interessi della Sardegna tutta».
«Il Rally d’Italia compie 18 anni in Sardegna -s ottolinea il presidente dell'Ac Sassari Giulio Pes di San Vittorio - segno che l’Isola ha risposto bene e c’è. La Regione ha sempre supportato adeguatamente l’evento, un investimento importante al fianco dell’Automobile club d’Italia che ne compie la parte più importante. Fondamentale è che la gara rimanga in Sardegna con i sardi, l’evento porta una ricaduta di 88milioni di euro, come evidenzia uno studio (su base 2019, ndr.) dell’Università di Sassari. Lo scorso anno abbiamo dovuto spostare l’evento da giugno ad ottobre. Con una nuova collocazione anche delle prove speciali. E' stata un’occasione per conoscere altri Comuni ed il loro amministratori, che si sono subito posti al fianco della gara. Segno che la Sardegna la sente propria. Nel Parco Assistenza saranno allestiti degli stand che promuoveranno il territorio sardo nella sua interezza. Altre manifestazioni collaterali sono previste con l’Associazione Mirtò, rivolte all’artigianato ed all’enogastronomia. La collaborazione la vediamo da parte di tutti ed a tutti va il nostro ringraziamento». Il general manager del Ris Antonio Turitto parte «dalla figura dell’indimenticato Nicola Imperio, uno dei personaggi che ha segnato la storia dell’organizzazione del Rally d’Italia in Sardegna. Persona appassionata di questo sport, cercò meticolosamente tutte le maniere affinché il passaggio da Sanremo alla Sardegna fosse indolore. Con chilometri e chilometri di ricognizioni. L’evento alla fine ha conquistato il territorio ed è stato conquistato dal territorio. Ogni comune, anche il più piccolo, quando ha la possibilità di essere coinvolto, offre quanto ha a disposizione. Noi siamo una realtà che come prerogativa dell’Automobile club d’Italia promuove il territorio ospitante. Avremo il 25percento della capienza, pertanto diverse persone hanno pianificato l’arrivo in Sardegna. Scopriremo dei nuovi luoghi con le prove inedite, cerchiamo di trarre il massimo dalla produzione tv e dalla promozione in genere. Cercheremo di creare una situazione che possa promuovere al massimo la Sardegna e le sue peculiarità. Abbiamo una copertura tv importante, grazie allo sforzo dell’Aci che ha acquisito i diritti per la Rai che trasmetterà in diretta ben quattro prove speciali. La produzione del promotore garantisce un seguito di circa 50milioni di spettatori nel mondo. Il Campionato italiano rally Terra arricchisce il Ris e porta ì quarantaquattro concorrenti, tra i quali figurano i migliori specialisti. La gara costa ogni anno 3.598.000euro. L’Aci in diciotto anni ha investito circa 2milioni di euro per ciascuna edizione».
Nella foto: un momento della conferenza stampa
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