Red
31 maggio 2021
Marina di Sant´Elmo: via al trattamento reflui
Cagliari fa un altro passo avanti verso la transizione green. All´inaugurazione anche gli assessori comunali Alessandro Guarracino e Alessandro Sorgia
CAGLIARI - Un pontile galleggiante dotato di colonnina per l’aspirazione, il trattamento e il convogliamento dei reflui direttamente dalle imbarcazioni. E poi, un contenitore per il conferimento degli oli vegetali esausti, con relativo servizio di consegna di apposite taniche ai diportisti per la raccolta, e un banner in materiale biotessile per il contenimento degli sversamenti accidentali di idrocarburi. Cagliari prosegue il suo percorso verso la realizzazione di un modello di sviluppo sostenibile. Così, a poco più di un mese dal posizionamento del “Seabin”, il cestino “mangia-plastica” che ripulisce il mare, con tre nuove aree attrezzate per la gestione dei reflui portuali la Marina di Sant'Elmo si propone come uno degli approdi marittimi del Tirreno, che più sanno coniugare rispetto dell'ambiente, turismo e lavoro.
Ne è sicuro l'assessore comunale Alessandro Guarracino, che venerdì pomeriggio, intervenendo all'inaugurazione delle nuove dotazioni ecologiche, ha definito la tutela del mare «uno dei tasselli fondamentali nell'ambito dell'ecologia ambientale». E con sistemi innovativi come quelli di cui è ora dotata la Marina di Sant'Elmo l'auspicio è dunque che questo possa rappresentare «l'inizio di un cambio di strategia che vedrà impegnate in questo ambito anche le altre marine di Cagliari». Solidale con il titolare dell'Innovazione tecnologica, ambiente e politiche del mare, il collega di Giunta Alessandro Sorgia. «Per promuovere il territorio - ha dichiarato l'assessore comunale alle Attività produttive e turismo – abbiamo bisogno anche di un mare pulito. Iniziative come questa non fanno che bene».
Allestite nell’ambito della collaborazione con il Progetto GrrInPort per migliorare la qualità delle acque marine nei porti, la nuova colonnina d’aspirazione/trattamento reflui, il raccoglitore degli oli vegetali esausti e il banner biotessile, insieme al cestino mangia-plastica, daranno modo la Marina di Sant'Elmo di offrire nuovi servizi ai propri diportisti. Allo stesso tempo, tutelerà il suo specchio d'acqua. Presente all'inaugurazione anche Alessandra Carucci, del Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e architettura dell'Università degli Studi di Cagliari, e coordinatrice del progetto. «Tutte queste azioni – ha rimarcato la professoressa dopo aver spiegato il funzionamento delle tre nuove aree attrezzate – sono molto importanti anche per sensibilizzare i diportisti sulle tematiche ambientali. Inoltre, potranno rendere più attrattivo il porto di Cagliari rispetto ai turisti che cercano la qualità anche ambientale». Per Massimo Deiana, questo è «un altro piccolo passo verso un segnale di transizione green dei nostri porti, e più in generale di tutte le attività portuali». Con il presidente Deiana, anche Valeria Mangiarotti, marketing manager dell'Autorità di sistema portuale del Mare di Sardegna.
Nella foto: gli assessori comunali Alessandro Guarracino e Alessandro Sorgia
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