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Alguer.itnotiziesardegnaCronacaArtigianato › «Zona bianca, serve buon senso»
Red 31 maggio 2021
«Zona bianca, serve buon senso»
Confartigianato Sardegna chiede celerità per il pass vaccinale. «C’è voglia di vita normale, ma è necessario essere responsabili per non fare passi falsi: si ai vaccini e stop alla burocrazia anti-Covid», dichiarano Antonio Matzutzi e Daniele Serra, presidente e segretario della Confartigianato imprese Sardegna
«Zona bianca, serve buon senso»

CAGLIARI - «La Sardegna torna, finalmente, in “Zona bianca” e, mai come ora, sarà necessario essere responsabili. La nostra economia, le nostre imprese e i sardi non possono permettersi alcun passo falso. Tutti abbiamo voglia, e necessità, di tornare alla vita normale ma, oggi più che mai, sono fondamentali il buonsenso e l’applicazione delle norme anticontagio». Così il presidente e il segretario della Confartigianato imprese Sardegna Antonio Matzutzi e Daniele Serra lanciano un messaggio alle attività produttive isolane e ai cittadini in questa delicata fase di
ripartenza. Confartigianato Sardegna sottolinea come le attività produttive sarde abbiano sofferto pesantemente nei mesi di chiusura totale, ma abbiano anche trovato la forza per investire in sicurezza nei propri locali, per garantire ai clienti la tranquillità, fisica e sanitaria, in vista della ripresa delle attività e del normale viver comune.

«Con la Zona bianca, torniamo alla normalità e alla vita – continuano Matzutzi e Serra – ma vanno evitati inutili colli di bottiglia burocratici come quelli che si stanno profilando per l’ottenimento del pass vaccinale, che certifica di essere vaccinati o di essere guariti dal Covid o di essersi sottoposti a tampone con esito negativo. Auspichiamo che questo possa essere reso disponibile al più presto, anche in considerazione del fatto che rappresenta condizione necessaria per partecipare a eventi di massa, come nozze e concerti, e, presto, anche per entrare in discoteca. Dalle informazioni che abbiamo, l’Ue lo attiverà dal 1 luglio, anche se il Governo italiano vorrebbe anticiparlo dal 15 giugno. Purtroppo, però, il mancato coinvolgimento del Garante per la protezione dei dati personali, durante la stesura del decreto che lo introdurrebbe, sta generando una situazione che appare lacunosa su moltissimi aspetti formali ed esecutivi. Per questo, riteniamo fondamentale, al più presto, il chiarimento di ogni dubbio e che i passi per ottenere ed accettare il certificato siano rapidi snelli e nel rispetto della privacy».

«Al di là di tutto, dobbiamo abituarci a convivere con il virus mantenendo il rigore nel rispetto delle misure di protezione della salute - concludono presidente e segretario - almeno fino a quando la maggior parte della popolazione sarà vaccinata. Fino a quel momento, dobbiamo tutti essere più rigorosi nell’uso estensivo dei Dpi anche nell’ambito privato e familiare». Infine, per l’associazione artigiana quello della ripartenza è un treno che le imprese della Sardegna devono agganciare. Tutto sarà condizionato dall’andamento del piano vaccinale, dalla velocità con la quale la Regione autonoma della Sardegna e il Governo nazionale sapranno avviare le riforme necessarie e la capacità di mettere in campo progetti a misura di piccole imprese e che comunque richiederà ancora tempi lunghissimi per riportare l’economia allo stato pre-pandemico.

Nella foto: il presidente Antonio Matzutzi



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