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Red 29 maggio 2021
Aziende sarde verso l´agricoltura di precisione
L’81percento dei giovani agricoltori sardi ritiene l’innovazione un elemento importante per le imprese agricole, mentre oltre sette su dieci boccia il Psr sardo. E´ quanto emerso dalla prima tappa dell’Innovation tour che si è tenuta on-line in Sardegna martedì pomeriggio, grazie a Coldiretti giovani impresa Sardegna, coinvolgendo oltre cento imprenditori agricoli
Aziende sarde verso l´agricoltura di <i>precisione</i>

CAGLIARI - L’81percento dei giovani agricoltori sardi ritiene l’innovazione un elemento importante per le imprese agricole, mentre oltre sette su dieci boccia il Psr sardo. E' quanto emerso dalla prima tappa dell’Innovation tour che si è tenuta on-line in Sardegna martedì pomeriggio, grazie a Coldiretti giovani impresa Sardegna, coinvolgendo oltre cento imprenditori agricoli. Primo di venti incontri che toccherà tutte le Regioni italiane per parlare di conoscenza e innovazione in agricoltura. Focus della giornata è stato il tema della promozione e commercializzazione dell’agroalimentare approfondito dal consulente Massimo Cugusi e dalla testimonianza del giovane Mauro Loddo del birrificio agricolo “Marduk”. Si è discusso anche del modello “Akis”, “Sistema di conoscenza e innovazione in campo agricolo” che avrà un ruolo strategico nella prossima programmazione della Pac. «Un sistema che vede al centro l’azienda agricola – ha spiegato il docente universitario Stefano Ciliberti - Gli agricoltori devono far leva per utilizzare queste risorse per rendere più efficace la spesa agricola: se vince l’Akis vince l’agricoltura».

L’obiettivo dell’Innovation tour, che rientra in un progetto di informazione sulla Pac cofinanziato dalla Commissione europea, è quello di avviare un percorso condiviso di confronto per potenziare, in tutte le regioni, la diffusione della conoscenza e dell’innovazione, partendo da un’attenta analisi delle barriere, incentivi e opportunità a livello regionale: «vogliono stimolare, informare e dare stimoli con i tanti strumenti che abbiamo a disposizione in un momento storico importante che ha rimesso al centro l’agricoltura e noi giovani», ha detto la delegata nazionale di Coldiretti giovani impresa Veronica Barbati. Tra i tanti spunti interessanti sono state presentate due analisi condotte dalla Coldiretti in tutta Italia: la prima, che ha coinvolto 5.400 aziende, sull’adozione delle innovazioni in agricoltura e la seconda (8.500 aziende) su opinioni e considerazioni circa la futura Pac. Dalla prima, è emersa la consapevolezza dell’importanza dell’innovazione come elemento competitivo. Il 76percento delle aziende agricole sarde intervistate è soddisfatto dell’utilizzo delle tecniche di agricoltura di precisione e si ritiene (78percento) soddisfatto dei risultati economici raggiunti. Il 38percento degli intervistati ha anche svelato che nei prossimi cinque anni investirà sull’agricoltura di precisione. Le barriere in questo cammino sono state individuate nelle dimensioni aziendali e in una formazione non adeguata, mentre la consulenza (76,2percento) può agevolare questo percorso. «Emerge che l’agricoltura di precisione – ha commentato il segretario nazionale dei giovani della Coldiretti Stefano Leporati – costituisce una prospettiva per il futuro su cui occorre investire e fare formazione».

Nell’altra analisi, gli agricoltori sardi intervistati hanno bocciano il Piano di sviluppo rurale. Infatti, il 73,8percento (più del doppio rispetto alla media italiana 39,7percento) lo ritiene non adeguato a causa della complessità burocratica (25,5), l’eccessiva tempistica per istruttoria (17,4) e il ritardo dei pagamenti (14). I principali elementi suggeriti per migliorarlo sono: maggiore celerità nei pagamenti (19percento), bandi più snelli (17,5) e riduzione tempistica istruttoria (17,5). Il 49percento ha bocciato il primo insediamento rispetto al 39 della media nazionale. Nell’analisi, sono state individuati anche le principali problematiche imprenditoriali. Al primo posto anche in questo caso la burocrazia con il 33percento, seguita dall’immissione nel mercato del prodotto (17,5) e dall’accesso al credito (17,5). «Le difficoltà in agricoltura sono tante e come Coldiretti siamo in prima fila con delle proposte concrete per superarle – afferma il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu – ma da imprenditori dobbiamo prendere esempio dai giovani che con entusiasmo e passione guardano avanti e non si fermano a cercare fuori dall’azienda dei capri espiatori ma si mettono in gioco e mettono in campo entusiasmo, passione e competenza».
25/11/2024
Il primo ha riguardato gli anticipi sul CSR ed ha interessato 16580 domande per un importo complessivo pari 34.442.709 euro. Il secondo decreto ha disposto il pagamento di anticipi sui pagamenti diretti e sugli ecoschemi per un importo complessivo pari a 41.189.585 euro relativo a 16.889 domande



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