«Il limite dell´insulto, della diffamazione della professione altrui non si deve mai superare». Non accenna a placarsi il polverone politico ad Alghero, col consigliere Di Nolfo che ringrazia tutti i colleghi di maggioranza e opposizione e conferma la querela nei confronti di Pirisi (Lega) e Trova (Psd´Az)
ALGHERO - «E' pensiero comune che si sia trattato di uno dei momenti peggiori della discussione politica cittadina. E devo essere sincero mi ha fatto male. Mi ha fatto male perché non si è trattato di un intervento in Aula Consiliare - in cui può capitare che il clima si scaldi e che si perda la calma e dicano cose che non si pensano - ma di una diffamazione organizzata, pensata e realizzata a bocce ferme, con una mandate. Mi ha fatto male perché - oltre le idee politiche diverse - con i due ho un buon rapporto personale, soprattutto con Maurizio Pirisi con il quale ci conosciamo da tanti anni, ci si è sempre confrontanti con posizioni politiche lontane ma sempre con rispetto e quando - in aula - si è andati oltre sono arrivate prontamente le scuse. In questo caso no, avrebbero fatto la figura dei Signori, di coloro che quando si rendono conto di aver sbagliato chiedono scusa con umiltà. Purtroppo dovrà intervenire un giudice a stabilire il danno da me subito, anche e soprattutto dal punto di vista professionale, e vi dico già che il risarcimento andrà in beneficenza alle associazioni diabetologiche».
E' un Valdo Di Nolfo determinato quello che conferma la volontà di andare fino in fondo nella denuncia-querela nei confronti di Maurizio Pirisi (Lega) e Roberto Trova (Psd´Az), rei di averlo
attaccato a mezzo stampa utilizzando argomentazioni professionali, potenzialmente diffamatorie. Così dopo la ferma
presa di posizione dell'ufficio di presidenza del Consiglio comunale di Alghero, ringrazia i consiglieri Lelle Salvatore gruppo UDC, Tatiana Argiolas gruppo FI e Raimondo Cacciotto gruppo Futuro Comune - per le dichiarazioni pubbliche contro quello che Di Nolfo definisce un «atteggiamento diffamatorio».
«Ringrazio inoltre tutte le colleghe e tutti i colleghi che a nome dei loro rispettivi gruppi consiliari e forze politiche mi hanno fatto avere la loro vicinanza e solidarietà - continua il consigliere comunale di Sinistra in Comune - Piera Monica Pulina del Gruppo Misto, Nunzio Camerada di Forza Italia, Gabriella Esposito di X Alghero, Alberto Bamonti per i Riformatori , Mimmo Pirisi per il PD, Emiliano Piras di Noi Con Alghero, Roberto Ferra del M5S e Christian Mulas per FdI. C'è praticamente tutto il consiglio comunale di Alghero, grazie davvero, l'ho apprezzato tanto. E' il segno tangibile che la politica di bassa lega fatta di insulti e diffamazione a mezzo stampa non appartiene al Consiglio Comunale di Alghero ma solo ai 2 leoni da tastiera».
«Qualcuno, davvero pochissimi devo essere onesto, mi ha detto "non ti curar di lor, ma guarda e passa". Lo avrei fatto se l'autore della diffamazione fosse stato un cittadino. Io non sono come il sindaco Mario Conoci che querela - con i soldi nostri, perché usa l'avvocatura comunale - i suoi concittadini per commenti sui
social. Io credo nel valore politico degli atti, anche delle querele. Dei tanti haters che mi insultano ho citato in giudizio solo il primo che mi insultò in campagna elettorale. Dare un segnale, tracciare una linea oltre la quale non si deve andare, ecco l'atto politico. Ed ecco perché querelo Roberto Trova e Maurizio Pirisi perché da ora in poi sarà chiaro che il limite dell'insulto, della diffamazione della professione altrui non si deve mai superare» conclude Valdo Di Nolfo.