Red
21 maggio 2021
Truffa da 3mln: padre e figlia a giudizio
Concluse le indagini della locale Guardia di finanza, coordinate dal Comando provinciale di Sassari: padre e figlia rinviati a giudizio per truffa. L’indagine trae origine da due verifiche fiscali condotte rispettivamente nei confronti di una locale Fondazione senza scopo e del suo rappresentante legale
ALGHERO - La Guardia di finanza di Alghero, ha concluso un’indagine portando alla luce una truffa perpetrata per anni ai danni di un’anziana benestante algherese. L’indagine trae origine da due verifiche fiscali condotte rispettivamente nei confronti di una locale Fondazione senza scopo e del suo rappresentante legale, attenzionati dai finanzieri in virtù di forti dubbi riguardanti diverse proprietà immobiliari dalle quali entrambi traevano profitto con locazioni, in larga parte irregolari.
L’attività fiscale si è conclusa con la constatazione di ricavi non dichiarati per oltre 670mila euro. I successivi approfondimenti hanno permesso di mettere in evidenza la commissione da parte del rappresentante legale della Onlus di una complessa serie di artifizi e raggiri attraverso i quali un'anziana signora algherese era stata indotta dallo stesso a intestare alla Fondazione (dallo stesso creata ad hoc) il proprio consistente patrimonio mobiliare e immobiliare, approfittando della situazione nella quale la signora versava, in quanto vedova, senza figli, né parenti, molto facoltosa e parzialmente invalida. Gli accertamenti bancari effettuati sui conti correnti intestati al rappresentante della fondazione e a sua figlia hanno permettesso di evidenziare alla Procura della Repubblica di Sassari una ulteriore frode ai danni dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura essendo questi ultimi riusciti a ottenere premi comunitari per oltre 50mila euro, accreditati sui propri conti correnti personali.
Il quadro probatorio, condiviso dall’Autorità giudiziaria di Sassari, ha portato al sequestro di trentuno rapporti finanziari (tra conti correnti, depositi titoli, carte di credito, carte di debito, dossier titoli) attivi in otto diversi istituti di credito e di 115 beni immobili, ubicati in Sardegna, Liguria e Piemonte, per un totale complessivo di oltre 3milioni di euro. L’attività d’indagine si è conclusa in questi giorni con la richiesta di rinvio a giudizio, avanzata dal pubblico ministero e disposta dal giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Sassari, nei confronti del rappresentante legale della Fondazione e della figlia per i reati di truffa, truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falsità in scrittura privata, falsità commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici.
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