Red
21 maggio 2021
Nuorese: 55milioni per il Piano di rilancio
La Provincia sarà attutatore di progetti strategici per lo sviluppo del territorio, dal settore museale alla dispersione scolastica ecco lo stato di attuazione degli interventi più importanti. «Il Covid ha frenato le attività, ora ripartenza decisa», dichiara l´amministratore straordinario Costantino Tidu
NUORO - Con il Piano di rilancio del Nuorese, la Regione autonoma della Sardegna è intervenuta con 55milioni di euro di risorse pubbliche nel mondo dell’istruzione, nelle infrastrutture, nell'ambiente e nella cultura, nel settore manifatturiero, nell’agroalimentare e nella formazione. Le risorse sono così ripartite: 20milioni di euro sul Fsc 2014-2020; per 15milioni di euro, destinati agli aiuti alle imprese, sui fondi Fse, Fesr, Feasr e Feamp; per 15milioni di euro, destinati a interventi pubblici, sui fondi Fse, Fesr, Feasr e Feamp; per 5milioni di euro, sui fondi Fsc, Fse, Feasr e Feamp, a seconda delle tipologie di intervento prioritario. L'obiettivo è delineare un nuovo scenario di sviluppo per i Comuni del territorio, in grado di incrementare il livello di attrattività della provincia, favorire una ripresa degli investimenti e dei consumi, valorizzare le peculiarità ambientali e culturali, tutelare il patrimonio culturale e tradizionale e promuovere le produzioni locali. La Provincia di Nuoro è uno dei soggetti attuatori del Piano di rilancio, in particolare per quanto riguarda Visit Nuorese; il Sistema museale del Nuorese; l’Airport museum box; Strada del vino cannonau: turismo, enogastronomia e cultura per lo sviluppo del centro Sardegna; Progetto generale sulla organizzazione scolastica (con la Regione); Completamento dei lavori di ampliamento del Museo Man.
«Si tratta di interventi – sottolinea l'amministratore straordinario della Provincia Costantino Tidu – di grande rilevanza e impatto per lo sviluppo del territorio e di tutta la Sardegna. Certamente il Covid ha rallentato la realizzazione di molti lavori, ma oggi siamo pronti a ripartire con grande decisione. I settori coinvolti, infatti, hanno una capacità di attrazione che va al di là della semplice considerazione di natura economica. Si pensi, ad esempio, alla ridefinizione del sistema museale nuorese, che coinvolge anche i Comuni per la viabilità, con le importanti ricadute che esso può avere sia dal punto di vista occupazionale che di attrazione turistica, con un impatto sugli equilibri anche sociali di vaste aree della provincia. L’obiettivo del progetto, finanziato con 8.038.779euro è quello di individuare e attuare una strategia integrata per la valorizzazione del patrimonio culturale, attraverso la riqualificazione dell'offerta degli istituti e luoghi della cultura». E' stata già firmata la convenzione con la Regione sui fondi Fesr e l'attività è in corso nel rispetto del crono programma. Ancora più strategico è il progetto generale sulla nuova organizzazione scolastica, finanziato con 5.340.080euro: la pandemia ha infatti aggravato il numero di abbandoni scolastici in Sardegna e anche nel Nuorese. L'isola è maglia nera sulla dispersione scolastica: il 23percento dei ragazzi sardi di età compresa tra 18 e 24 anni non ha un diploma, ma è in possesso soltanto della licenza media. Significa che hanno abbandonato gli studi a 14 anni o li hanno interrotti durante le scuole superiori. La Sardegna è distanziata di 9,5punti dalla media nazionale attestata sulla percentuale del 14,5percento.
«Il progetto sulla nuova organizzazione scolastica finanziato con il Piano di rilancio del Nuorese – evidenzia Tidu - ha proprio l'obiettivo di ridurre la dispersione scolastica, incrementare le competenze, migliorare gli ambienti di apprendimento degli studenti delle scuole superiori. E' previsto, inoltre, un miglioramento delle strutture di accoglienza dei pendolari nella città di Nuoro. Sotto questo aspetto, l'Amministrazione provinciale è impegnata con tutte le sue forze per assicurare strumenti in grado di frenare l'emorragia degli studenti e l'abbandono scolastico». La Provincia guarda con estremo interesse anche gli interventi dei quali non è soggetto attuatore, in particolare quelli sul Distretto culturale nuorese (sostenere la cultura come motore dello sviluppo locale e generatrice di un sistema imprenditoriale, in grado di coinvolgere trasversalmente tutti i comparti dell'economia del territorio in stretta sinergia con il settore del turismo. Importo 1.669.800euro), sul Progetto per lo sviluppo del Distretto del marmo di Orosei (favorire l'ammodernamento e la ricollocazione degli stabilimenti per la lavorazione dei lapidei collocati sui giacimenti estrattivi e favorire l'insediamento di nuove imprese. Importo 2milioni di euro) e “Restart” (realizzazione del Centro regionale di competenza Restart per la ricerca, l'economia sostenibile, il turismo e ambiente per il rilancio territoriale. Il Centro ha presentato due progetti di ricerca: “Innovazione, inclusione & studi interdisciplinari per lo sviluppo del Territorio”; azione per la valorizzazione delle risorse agroforestali della Sardegna Centrale-Costituzione di un working group agroforestale mediterraneo”. Importo 5.729.000euro).
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