S.A.
27 maggio 2021
Alghero Calcio, da sogno a realtà Avanti cordata di imprese locali
Covid a parte, la città meriterebbe un ritorno tra le formazioni più rappresentative a livello regionale in ambito calcistico. La questione che finora è passata inosservata alla politica, potrebbe interessare qualche imprenditore cittadino che solo qualche tempo fa ha lanciato il sasso pubblicamente
ALGHERO -«La Polisportiva Alghero S.r.l., meglio nota come Alghero, è stata una società calcistica italiana con sede ad Alghero. Costituita nel 1945 ha militato nel campionato di Seconda Divisione nelle stagioni 2008-09 e 2009-10. Nel 2011 rinuncia ad iscriversi al campionato e si scioglie». La cronaca più recente racconta il passaggio societario alla Palma Alghero che diventerà infine Alghero 1945. Per chi volesse avere notizie sulla ex prima squadra della città può affidarsi a Wikipedia, tutto il resto è nulla. Dell'Alghero, della sua storia, dei suoi protagonisti, della sua tifoseria, dei suoi colori e del suo campo non si parla più. Forse solo del campo, il Mariotti, ma per motivi non calcistici visto che negli ultimi mesi è diventato l'hub di riferimento per i vaccini nel territorio. E chissà in quanti, in coda per prendere la propria dose, hanno riguardato gli spalti e il rettangolo di gioco, rievocando immagini diverse da medici e volontari "in missione" contro la più sconvolgente pandemia degli ultimi 100 anni.
Avranno rivisto il goal di Martino Borghese all'ultimo secondo che ha salvato i giallorossi nel campionato di Seconda Divisione (ex C2) nella stagione 2008/09 e lanciato la squadra l'anno successivo verso la conquista del 6º posto agli spareggi promozione per la Prima Divisione ex C1. Si saranno ricordati di Ciù Piero lo storico magazziniere e anima della squadra per mezzo secolo, o dei cori del "Trauma alcolico", o delle corse del massaggiatore Vittorio Dalerci, o delle urla e gli aneddoti di Gavino Scala in panchina. Immagini solo nostalgiche per tanti ma che meriterebbero una discussione per certi versi anche più politica. Covid a parte, Alghero meriterebbe un ritorno tra le formazioni più rappresentative a livello regionale dopo l'ultimo fallimento in Promozione.
Nel calcio e nello sport una comunità si riconosce, è “un fatto sociale”, per utilizzare le parole dell'antropologo Marcel Mauss, perché appunto comprende ambiti diversi. Ma analisi "sociologiche" a parte, è quantomeno inconsueto che una delle principali città della Sardegna non abbia una squadra che la rappresenti. La questione che finora è passata inosservata alla politica, potrebbe interessare qualche imprenditore cittadino che solo qualche tempo fa ha lanciato il sasso pubblicamente. Nessuna iniziativa ufficiale per ora, ma il post pandemia potrebbe rilanciare un progetto da parte di una cordata di nomi noti in città e già vicini in passato al mondo del calcio. Oppure al tiro del sasso si nasconderà la mano e il giallorosso tornerà nell'oblio collettivo fino alla prossima puntata.
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