«Plaudiamo ad una decisione che potrebbe consentire a tutti, di riprendere a lavorare in spazi aperti in questo delicato periodo e rilanciamo chiedendo che questa misura sia prorogata per l’intera stagione estiva», dichiarano il presidente territoriale di Alghero della Confcommercio nord Sardegna Massimo Cadeddu e il coordinatore cittadino Confcommercio-Federazione italiana pubblici esercizi Alessandro Pesapane
ALGHERO - «L’ordinanza firmata dal sindaco Conoci che prevede semplificazioni nella concessione di suolo pubblico in deroga al vigente regolamento comunale per i pubblici esercizi, che ne sono privi e impossibilitati ad averlo, è la risposta che abbiamo sollecitato e che attendevamo dall’Amministrazione comunale dopo una serie di incontri e di interlocuzioni volti all’individuazione di ulteriori misure di sostegno per uno dei settori più colpiti da questa grave emergenza. Plaudiamo ad una decisione che potrebbe consentire a tutti, di riprendere a lavorare in spazi aperti in questo delicato periodo e rilanciamo chiedendo che questa misura sia prorogata per l’intera stagione estiva».
Così, il presidente territoriale di Alghero della Confcommercio nord Sardegna Massimo Cadeddu e il coordinatore cittadino Confcommercio-Federazione italiana pubblici esercizi Alessandro Pesapane commentano l'ordinanza firmata nei giorni scorsi dal sindaco di Alghero Mario Conoci, che sospende il regolamento del commercio per le concessioni di tavolini. Per bar e ristoranti deroga alle norme sul suolo pubblico in occasione della “Zona gialla”
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«Infatti, anche se dal primo giugno entrerà in vigore l’art.2 del Decreto legge 65/2021, che consentirà di utilizzare nuovamente anche i locali interni, per garantire una maggiore sicurezza della clientela e una maggiore continuità lavorativa dell’esercizio, risulterà indispensabile la disponibilità di uno spazio esterno per l’intera stagione. Pertanto, si invitano i pubblici esercenti rientranti nella suddetta categoria ad inviare la richiesta secondo le modalità previste dal regolamento comunale di concessione del suolo pubblico, valutando con i propri tecnici le possibilità logistiche», concludono Cadeddu e Pesapane.