Raffaele Cadinu
16 maggio 2021
L'opinione di Raffaele Cadinu
L´ex assessore fazioso e allusorio su Punta Giglio
Ho visto e letto, come molti, che il Dott. Carlo Mannoni ex Assessore Regionale ha, da un certo tempo, il vezzo di intervenire sull’argomento Punta Giglio pubblicizzando sempre anche il suo ultimo libro così, io credo, da non lasciare nulla di intentato e poter prendere due piccioni con una fava. Lo ricordo quale potenziale candidato a sindaco al posto di Mario Bruno per il centro sinistra, e quindi è facile collegare i suoi interventi piccati e il suo rancore di candidato bruciato contro chi, a suo dire, è responsabile della supposta privatizzazione di Punta Giglio, che è una bugia poiché Punta Giglio è, e rimane, un bene inalienabile del Demanio dello Stato. Così nella sua esposizione, alterata dalle allusioni e da un lessico che a mio parere definirei appartenente ad un bugiardo creativo, lancia strali contro le istituzioni che hanno rilasciato l’autorizzazione e che erroneamente chiama concessione edilizia illegittima. E’ chiaro che il Dott. Mannoni è fermo ancora ai tempi remoti, dato che ciò che definisce illegittimo è invece un Provvedimento Unico multidisciplinare, e conseguentemente assentito con una Conferenza Di Servizi regolarmente convocata.
Non so se per ignoranza o per illazione volontaria da bugiardo creativo, ma il Dott. Mannoni dovrebbe sapere che la Conferenza di Servizi si convoca proprio quando più Enti e più Istituzioni devono esprimersi su un argomento, e deve sapere, visto che ha ricoperto il ruolo di Assessore Regionale e che voleva anche ricoprire il ruolo di sindaco di Alghero, che le figure partecipanti ad una Conferenza di Servizi devono esprimersi solo in tale contesto, anche intervenendo e modificando un progetto, naturalmente secondo le Leggi e anche secondo la loro discrezionalità, quando permessa dalle stesse. Ne consegue che definire illegittimo un Provvedimento Unico regolarmente rilasciato da parte delle Istituzioni, ad una delle quali addirittura apparteneva, è, da parte del Dott. Mannoni, uno sputo nel piatto dove ha mangiato.
Nel suo ornamento allusorio, di cui all’intervista del 15 maggio 2021, aggiunge infatti bugie di sana pianta per dimostrare le sue tesi sconclusionate affermando che la Cooperativa che ha vinto il bando è costituita da 300 amici sostenitori e finanziatori, che vi sono anche: nuove volumetrie mediante un piano interrato realizzato al posto della fossa settica militare, con 20 posti letto, ristorante con 80-100 coperti in parte esterni, e una “piscina ludica” di 28 metri e di profondità incerta. Che documenti ha letto il Dott. Mannoni per dichiarare come vere bugie quali: che la Cooperativa ha 300 soci? Che vi sono nuove volumetrie? Che la lunghezza della vasca ludica è di 28 metri e che ha una profondità incerta?. Continua, il Dott. Mannoni, completamente avulso nel proprio estasiato ragionamento bislacco, affermando che: Con la fantasia al potere ne è derivato un procedimento illegittimo passato indenne a qualsiasi scrutinio nel silenzio più totale, dal quale risulta che la Regione si è espressa positivamente sul progetto pur non avendolo fatto in quanto dichiaratasi incompetente.
Il Dott. Mannoni nella sua faziosa esposizione, dichiara infine: ….la concessione edilizia è a mio parere illegittima sotto vari profili. Come ho già detto, occorreva un piano particolareggiato…, dimentico che tale Piano è stato approvato dal Consiglio Comunale il 21 aprile del 1989 con la delibera n. 81, e che tra le firme dei presenti e votanti all’unanimità vi è quella dell’ex Sindaco Carlo Sechi, colui che, come cita il Dott. Mannoni, ha tentato di far approvare il PUC alla fine del proprio mandato con il superassessore Dott. Fulvio Dettori collega in Regione del Dott. Mannoni, come lo stesso può facilmente rammentare e chiunque può verificare sul web. Ricordo al Dott. Mannoni che la Delibera n. 81 ha per oggetto: Approvazione Progetto Piano Particolareggiato di Punta Giglio, e che l’ammontare dei danari preventivati, e sul quale è stata pagata la parcella, è di quasi 22 miliardi delle vecchie lire. Cosa si doveva realizzare a Punta Giglio con 22 miliardi di lire negli anni successivi al 1989?, si doveva garantire una dimora al suo amico Spirito di Punta Giglio?, oppure questa sua farsa scrittoria serve a fare una non meglio strampalata bardana, come diciamo noi in Sardegna, e separare un po’ di voti della sinistra, come fanno i ladri di pecore con le greggi altrui, creando a danno dei rimanenti un gregge proprio?. Le auguro di vendere 168 mila copie ad un euro l’una per recuperare qualche spesa, di godersi la pensione e di vivere meno rancoroso.
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