Cittadini e imprese sommersi da accertamenti senza alcun rischio prescrizione a causa della discutibile gestione contrattuale. Arriva la conferma: la Step srl, società che dal 2018 gestisce l'accertamento e la riscossione coattiva delle entrate tributarie ed extratributarie in città, farà causa al Comune di Alghero
ALGHERO - Se non fosse tutto tremendamente vero ci sarebbe quasi da sorridere per come sono andate le cose. Nel giorno in cui - crisi permettendo - il Consiglio comunale di Alghero si avvia a discutere i documenti sul Bilancio dopo i clamorosi passi passi falsi dell'ultimo mese, tanto in Commissione quanto in Aula, arriva la conferma: la
Step srl, società che dal 2018 gestisce l'accertamento e la riscossione coattiva delle entrate tributarie ed extratributarie in città, farà causa al Comune di Alghero. Ed a giudicare dalla quantità di atti dubbi e contestati, non si tratterà di una passeggiata.
Finisce così nel peggiore dei modi il rapporto tra la società di Sorso e il comune algherese. Non certamente per quanto concerne il servizio - considerato che il Comune andrà ad incassare dai cittadini e dalle imprese algheresi diversi milioni di euro, cifre ben superiori a quelle finora garantite con le precedenti gestioni (siano esse pubbliche o private). Il tutto, è bene ricordarlo, nel periodo più difficile per l'asfittica economia del territorio. Per quanto è dato sapere, alla base della decisione di rimettere nelle mani della Magistratura tutti gli atti oggetto del contratto, concorrerebbero numerose e delicate questioni di carattere strettamente tecnico, ma non solo.
Anche le recenti
dichiarazioni pubbliche del sindaco Conoci avrebbero spinto la
Step alla massima tutela per onorare l'immagine e la reputazione commerciale della società. In verità, spesso utilizzata come scudo per scelte impopolari, da addebitare soltanto alle amministrazioni comunali che si sono succedute. Nonostante la
richiesta di «rettifica» degli avvocati Guastamacchia e Çerbo Kesucht però, da Porta Terra non si è ritenuto di dover intervenire, lasciando che il contratto arrivasse a scadenza naturale (perfino la data è oggetto di contestazione).
Proprio il mancato rinnovo contrattuale (fatto pressochè unico per il periodo caratterizzato dalla pandemia), nonostante il temporaneo blocco dell'attività imposto dalle oggettive difficoltà economiche, insieme a quelle che Step indica come «condotte non conformi a legge», saranno ulteriori fatti rispetto ai quali la società è pronta a formulare le debite richieste. Insomma, un mezzo disastro: se solo corrispondesse a realtà la scelta dell'Amministrazione Conoci di proseguire nel 2019 con l'appalto - nonostante le promesse elettorali di rescissione - per evitare di incorrere in cause, l'essere arrivati a scadenza e ritrovarsi ugualmente a fare i conti con gli avvocati rischia di rasentare la beffa. Anche perché in mezzo a tanta confusione, continuano a piovere nelle case degli algheresi accertamenti senza alcun rischio prescrizione, aprendo le porte a quella che per i prossimi anni si configura come una vera e propria "guerra fiscale".
Nella foto: Giovanna Caria (assessore alle Finanze), Mario Conoci (sindaco), Salvatore Foddai (Step)