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11 maggio 2021
Sassari: suolo pubblico anche a negozi e artigiani
La Giunta trasmette al Consiglio la bozza del nuovo regolamento per l’occupazione del suolo pubblico. Tra le norme proposte, come aveva già anticipato il primo cittadino durante una riunione dell’Assemblea civica, nella bozza è prevista la possibilità di occupazione di suolo pubblico anche per attività commerciali e artigianali
SASSARI - Stamattina il sindaco Nanni Campus e l’assessore alle Attività produttive Nicola Lucchi hanno presentato alla Giunta la bozza del nuovo regolamento per l’Occupazione del suolo pubblico con dehors e altre attrezzature temporanee e amovibili. Il documento sarà ora trasmesso alle commissioni per la discussione e infine approderà in Consiglio. Tra le norme proposte, come aveva già anticipato il primo cittadino durante una riunione dell’Assemblea civica, nella bozza è prevista la possibilità di occupazione di suolo pubblico anche per attività commerciali e artigianali. Nel documento è presente una parte dedicata alla disciplina della materia che non sarà quindi lasciata a interventi spot come possono essere le ordinanze che hanno per natura un limite temporale.
All’articolo 1 si legge: «Il Regolamento disciplina l’occupazione del suolo pubblico mediante la collocazione di dehors e altre attrezzature amovibili annessi a locali di somministrazione di alimenti e bevande o al servizio di attività commerciali e artigianali». Lo schema, con 21 articoli, del nuovo regolamento ha visto impegnati diversi Settori del Comune: predisposto dal Settore Attività Produttive ed Edilizia Privata, con la supervisione del Segretario Generale e la collaborazione dei Settori Pianificazione Urbanistica Servizio Tutela del Paesaggio, Ambiente e Verde Pubblico, Infrastrutture della Mobilità, Polizia Locale. Questo allo scopo di tenere conto di tutti gli aspetti. Inoltre il Comune è stato supportato dall’Ordine degli Ingegneri, degli Architetti, del Collegio dei Geometri e della competente Soprintendenza; così come sono stati acquisiti i pareri favorevoli delle associazioni di categoria Confcommercio, Confesercenti e Confartigianato, con una serie di confronti tra queste e l’assessorato alle Attività Produttive.
Il testo, in questa bozza, sottolinea il rispetto di tutte le norme a salvaguardia dei beni monumentali e paesaggistici, così come del codice della strada, che tutela la fruibilità degli spazi per l’intera collettività. In particolare, un intero articolo è dedicato all’abbattimento delle barriere architettoniche: «le strutture sul suolo pubblico devono garantire l’integrale e costante rispetto delle prescrizioni in materia di superamento di barriere architettoniche. È obbligatorio adottare i necessari accorgimenti per garantire l’agevole fruizione degli spazi e delle strutture ai soggetti diversamente abili e ai relativi ausili. Nel caso di installazione di pedana, la realizzazione di scivoli per garantire l'ingresso ai soggetti diversamente abili deve essere inclusa all'interno della pedana stessa, e comunque sempre all'interno dell'area oggetto di occupazione.
Un’altra novità, che ora dovrà passare all’esame del Consiglio, è quella relativa agli accordi tra le attività che desiderano occupare il suolo e la Saba, la società che gestisce i parcheggi a pagamento. Il regolamento prevede la possibilità di concordare direttamente con quest’ultima la subconcessione degli spazi. Sarà l’esercente a doversi accordare con la Saba per il mancato guadagno derivante dall’occupazione degli stalli. Questo eviterà che i costi ricadano sull’intera collettività come in passato. La deliberazione di Giunta spiega come il nuovo testo sia stato dettato dalla «necessità di riorganizzare la materia». L’idea è che il regolamento «possa valere anche quale strumento di riqualificazione e valorizzazione dell'ambiente socio-urbano; fornisca criteri formali e funzionali affinché i manufatti siano utili allo scopo per cui sono preposti, e quale motivo di ornamento della città, con l'obiettivo principale di riordinare le piazze ed i loro dintorni».
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