Cor
7 maggio 2021
Pasticcio sugli assessori, segnalazione all´Anac
Pericolosa svista dell'Amministrazione algherese che per circa un anno e mezzo non pubblica - nonostante l'obbligo - i documenti sull’insussistenza di cause di inconferibilità degli incarichi assessorali. «Centinaia di atti di giunta, consiglio e determine a rischio validità» è la segnalazione. «Soltanto un'eventuale sanzione pecuniaria» la convinzione a Porta Terra. Tutti i documenti nelle mani dell'Anac
ALGHERO - Nuova tegola a Porta Terra. Una dettagliata segnalazione inoltrata all'attenzione dell'Autorità Nazionale Anticorruzione porta alla luce quella che a tutti gli effetti s'inquadra come una probabile svista, dalle conseguenze però, potenzialmente dirompenti per l'Amministrazione comunale algherese. Si tratta delle mancate pubblicazioni delle rispettive dichiarazioni sull’insussistenza di cause di inconferibilità da parte di tutti i delegati nel 2019 alla carica di assessore nel Comune di Alghero da parte del sindaco Mario Conoci.
Come previsto dal Decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39 infatti, ai fini del conferimento di incarichi dirigenziali e di responsabilità amministrativa di vertice nelle pubbliche amministrazioni, negli enti pubblici e negli enti di diritto privato in controllo pubblico, i componenti di organi di indirizzo politico, siano essi partecipanti in via elettiva o di nomina, devono obbligatoriamente sottoscrivere all'atto della firma dell'incarico l'autocertificazione con la quale confermano la non presenza di cause di incompatibilità ed inconferibilità, pena «l’inefficacia della nomina». Dichiarazione che, è previsto al comma 3 dell'art. 20 - deve essere regolarmente pubblicata nell'apposita sezione dell'Amministrazione trasparente del sito istituzionale dell'ente, «con tempestività» riporta il piano anticorruzione del Comune. Si tratta di una disposizione ormai assodata, come chiarito dall’Anac anche nella più recente delibera n. 1198 del 23 novembre 2016, con la quale è stato ribadito che l’omissione della dichiarazione rende (in modo automatico) la nomina, pur in se valida, «priva di efficacia».
Gli uffici delegati del Comune di Alghero però, fino alla data della segnalazione, si sono "scordati" di adempiere all'obbligo di pubblicazione, provvedendo a caricare le autocertificazioni soltanto nel mese di marzo 2021. Un buco temporale questo, che non permetterebbe di valutare l'effettiva presenza, o meno, delle rispettive certificazioni, seppur formalmente presenti. Si tratta di uno scivolone pericoloso, perchè «non sanabile attraverso dichiarazioni tardive», che espone l'Amministrazione algherese a probabili sanzioni. Ed è proprio sull'entità delle sanzioni che si gioca la controversia oggi nelle mani dell'Anac. Un fatto analogo era già capitato in passato, ma in quel caso nessuno aveva sollevato il problema.
Nella segnalazione, infatti, si chiede all'Autorità Nazionale Anticorruzione di valutare l'«effettiva efficacia» di tutti gli atti di giunta (a cascata anche quelli di consiglio e molte determinazioni dirigenziali). Un'ipotesi questa che esporrebbe l'ente ad una paralisi pressoché totale, con ripercussioni inimmaginabili di carattere amministrativo. Per contro l'Anac potrebbe soltanto riconoscere una sanzione pecuniaria in capo al responsabile dell'Anticorruzione - è questa la convinzione prevalente a Porta Terra, valutando il combinato disposto del d.lgs 39 del 2013 e quello sugli obblighi di pubblicità nelle amministrazioni pubbliche - qualora venisse valutata condizione per l'acquisizione dell'efficacia dell'incarico - come evidenziato al comma 4 dell'art. 20 - la sola acquisizione (seppur non pubblicizzata) della dichiarazione.
|