Si costituisce il poliziotto penitenziario condannato definitivamente per l´omicidio di un detenuto avvenuto nel 2007. La sentenza della Corte di Cassazione ha confermato la condanna all´ergastolo. Con lui in cella altri due imputati
ALGHERO - Mario Sanna, l’agente di Polizia Penitenziaria imputato insieme ad altre due persone per l’omicidio del detenuto Marco Erittu, avvenuto nel novembre del 2007 nel carcere di San Sebastiano, poche ore dopo la sentenza della Corte di Cassazione che ha confermato la condanna all'ergastolo, si è consegnato spontaneamente ai suoi colleghi del carcere di Alghero, senza aspettare di essere raggiunto nella sua abitazione.
Un clamoroso errore giudiziario per i legali, colpevole per la Corte di Cassazione che confermando le tre condanne emesse a maggio del 2019 dalla Corte d’Assise d’Appello di Sassari ribalta completamente la
sentenza di assoluzione nel primo grado di giudizio nel 2014.
Insieme a Sanna vanno in carcere anche Pino Vandi e Nicolino Pinna accusati entrambi di concorso in omicidio. Inizialmente archiviato come suicidio, sulla morte di Erittu si era aperto il fascicolo dopo le dichiarazioni di un altro detenuto, Giuseppe Bigella, che si era autoaccusato dell'omicidio dicendo di aver agito su mandato di Pino Vandi, insieme a un altro carcerato, Nicolino Pinna, e con la connivenza di tre guardie.