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Cor 2 maggio 2021
Delusi dalla politica, critiche alla Vaccaro
«Dalla politica ci saremo aspettati scambi di idee e collaborazione. Cosa che non vediamo». Di seguito la lettera aperta inoltrata qualche giorno fa alla delegata Giorgia Vaccaro (Lega) da due cittadini algheresi, Gianni Mariani e Antonio Baldino. Insieme alle critiche, una rossa rossa
Delusi dalla politica, critiche alla Vaccaro

ALGHERO - E’ crisi per i principali settori produttivi del Paese, ma i riflessi maggiori si ripercuotono nelle città turistiche. Ed Alghero non fa eccezione. Se poi alle difficili congetture legate alla pandemia si aggiunge anche l'immobilismo che da tempo pare abbia radicato in diversi settori della pubblica amministrazione algherese, il danno è servito. Uno di questi, certamente il più eclatante, è il caso dell'assessorato allo Sviluppo economico. Tanto che nascono inusuali iniziative di protesta come quella, pacifica, di Gianni Mariani (imprenditore, titolare di un bar) e Antonio Baldino, vigile del fuoco impegnato nel sociale e nello sport. Insieme alle critiche, una rossa rossa. Di seguito la lettera aperta inoltrata qualche giorno fa alla delegata Giorgia Vaccaro (Lega), con la quale i due algheresi lamentano tutta la loro delusione.

Egregia assessora, cara Giorgia
sappiamo benissimo che amministrare in questo periodo grigio e difficile per tutti. Sappiamo che prendendo qualsiasi decisione si accontenta gli uni a discapito di altri. Siamo delusi dall'intera politica italiana e troviamo profondo distacco (confermatoci da tantissimi altri amici) anche da te che rappresenti l'assessorato delle partite Iva e dell'intero commercio cittadino. Dopo un anno di promesse disattese (un be') non riusciamo a capire alcune restrizioni e alcune chiusure. Vista la percentuale di guariti, di vaccinati e di tamponi crediamo fortemente in queste possibilità di rilancio: apertura al pubblico di locali come bar, ristoranti, parrucchieri, negozi di abbigliamento ecc, ospitando la gente in base ai mq a disposizione rispettando il distanziamento. Ci spieghiamo meglio: un bar o ristorante al chiuso si calcolano 20 persone alla volta bene. In un salone di parrucchieri si possono ospitare 4/5 persone alla volta bene. Un negozio di abbigliamento possono entrare 6 persone alla volta, benissimo. La percentuale aumenta per le attività all'aperto. Controlli giornalieri. Però bisogna ritornare a vivere. Perché altrimenti ci si sente presi in giro quando si vedono assembramenti nei supermercati, sugli autobus, nelle metropolitane, nei negozi di cinesi, nelle scuole, negli stadi o nei pranzi clandestini. Dalla politica ci saremo aspettati scambi di idee e collaborazione. Cosa che non vediamo. Ci saremo aspettati dai rappresentanti locali le giuste dimostranze nelle aule regionali e di riflesso nei piani alti a Roma. Invece tutto tace, i negozianti arrancano con i debiti, cresce il malcontento e il buio per quanto riguarda l'immediato futuro. Se come detto da più parti la zona rossa continua per scelte sbagliate, ritardo nella trasmissione dati e mantenimento delle poltrone a tutti i costi, allora non c'è da aggiungere altro. PrendeteVi le vostre responsabilità. Ricordate bene, lo stiamo dicendo da diversi mesi: riaprire per pagare i debiti non per diventare ricchi. Senza rancore un abbraccio da Gianni Mariani e Antonio Baldino innamorati della propria città.
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