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2 maggio 2021
Nuova risonanza al Policlinico Sassarese
L’apparecchiatura è da 1,5 tesla - il top di gamma presente sul mercato – e garantisce un’altissima qualità delle immagini. E’ dotata di un tunnel largo 70 centimetri, sufficientemente ampio per consentire l’esecuzione di esami anche per pazienti obesi e per offrire maggiore comfort durante l’esecuzione
SASSARI – Al Policlinico Sassarese è operativa la nuova risonanza magnetica. L’apparecchiatura è da 1,5 tesla e rappresenta il top di gamma presente sul mercato. Nella Radiologia della struttura sanitaria di viale Italia è terminata la complessa fase di installazione di questa nuova tecnologia (Ingenia Evolution di Philips) che garantisce un’altissima qualità delle immagini acquisite e anche studi in 3D. E’ dotata di un tunnel (l’arco sotto cui è posizionato il lettino) più corto di altri modelli e largo 70 centimetri, sufficientemente ampio per consentire anche gli esami per pazienti obesi e offrire maggiore comfort durante l’esecuzione di indagini solitamente di lunga durata (da 15 a 60 minuti). Nel dettaglio, la nuova risonanza, acquisita da Labor S.p.A grazie a un investimento di circa un milione di euro, consente l'esecuzione di esami dei differenti distretti corporei e indagini tridimensionali e ad alta risoluzione in ambito muscolo-scheletrico (articolazioni e segmenti scheletrici), neuroradiologico, vascolare, dell’addome e delle parti anatomiche più critiche da studiare, come la mammella e la prostata.
La risonanza magnetica è collocata nella nuova sede della Radiologia del Policlinico Sassarese, trasferita lo scorso anno dal piano terra al piano seminterrato dell’edificio dopo una serie di lavori di riqualificazione degli spazi e del parco tecnologico per un costo complessivo di circa un milione di euro. L’apparecchiatura è stata posizionata in un’area piacevolmente ampia, che consente agli operatori di agire con tutto l'agio necessario per poter abbinare le esigenze di accoglienza del paziente con l’indispensabile accuratezza nella esecuzione di esami strutturalmente complessi. «Come sempre avviene per questa tipologia di dispositivi – spiega Gianemilio Zincone, direttore della Radiologia del Policlinico Sassarese - la preparazione della macchina e del personale, sia medici sia tecnici, è complessa e progressiva. Dalla fine dello scorso anno sono stati eseguiti esami RM di articolazioni, colonna vertebrale ed encefalo. Consolidata questa prima fase, da marzo è proseguita l’attività con l’esecuzione di esami a complessità maggiore, con uso endovascolare di mezzo di contrasto e con studio dei vasi sanguigni».
Il nuovo macchinario si avvale di un sistema digitale diretto a fibre ottiche: «Questa tecnologia - spiega il radiologo - permette di trasmettere il segnale per l’acquisizione delle immagini direttamente alla consolle di elaborazione e in alta risoluzione. Grazie anche a performance particolarmente elevate del magnete è possibile ottenere una minore dispersione di informazioni, immagini più nitide e una notevole rapidità di esecuzione. E’ un’attrezzatura d’eccellenza nel panorama della diagnostica. La precisione e l’accuratezza delle scansioni delle parti del corpo forniscono un risultato in termini di imaging radiologico essenziale per lo specialista che dovrà elaborare la diagnosi per il paziente. La risonanza - conclude lo specialista - si pone spesso all'apice degli accertamenti non invasivi. In ambito radiologico è attualmente la procedura più complessa, in quanto non può prescindere dalla storia clinica documentata del paziente e dal controllo comparativo con gli esami precedentemente eseguiti con analoga tecnologia e con radiografie, ecografie o tac».
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