«Si dispone di non prorogare ulteriormente la sospensione dell’efficacia del provvedimento in oggetto, che pertanto riprende la sua efficacia a partire dalla data odierna». Notificato alla società Il Quinto Elemento, al Parco ed al Comune di Alghero l´atto che riavvia i lavori sulla falesia di Alghero
ALGHERO - La Direzione Generale dell'Ambiente, Servizio Valutazione Impatti e Incidenze Ambientali, riavvia l'efficacia della della Determinazione n. 935 prot. n. 23663 del 18.11.2020, riavviando, di fatto, i lavori di restauro, risanamento conservativo, rifunzionalizzazione e allestimento museale dell’ex Batteria S.R. 413 di Punta Giglio. Lavori che erano stati fermati dal 14 aprile per venti giorni [
LEGGI]. L'atto è stato notificato in queste ore alla società Il Quinto Elemento, al Parco di Porto Conte ed al Comune di Alghero.
«Gli esecutivi di cantiere riguardanti le opere e le misure di mitigazione vengono specificati all’interno di un cronoprogramma settimanale o bisettimanale, per fasi lavorative e temporali, che viene sottoposto preventivamente a nulla osta da parte dei medesimi Enti, al fine di garantire un’alta sorveglianza nello svolgimento delle opere» si legge nelle dieci pagine a firma del direttore del servizio della regione, Daniela Manca. «La maggior parte delle lavorazioni edili, sono e saranno eseguite manualmente. In alcuni casi, ed esclusivamente per le opere esterne agli edifici, si sono utilizzati e si utilizzeranno mezzi idonei alle movimentazioni di terra stabilizzata e tout-venant, pietrame, detriti e sfalci; con le medesime modalità sarà eseguita con particolare attenzione la realizzazione della condotta di allaccio che transiterà al di sopra della Grotta del Dasterru».
Ed ancora: «tenuto conto degli esiti delle misurazioni fonometriche eseguite durante i lavori già effettuati, la Società ritiene che l’impatto acustico associato ai lavori residui possa essere considerato trascurabile, e comunque conforme al valore limite assoluto di immissione previsto dalle norme vigenti in materia per le aree particolarmente protette (50 dBA, nel periodo di riferimento diurno)»; «le opere sulla vegetazione hanno seguito il principio di minore interferenza con le specie di interesse conservazionistico e/o fitogeografico»; «relativamente al sistema di illuminazione e di fruizione notturna, l’unico percorso in cui si prevedono corpi illuminanti, è quello principale in cui saranno proposti dei faretti led segnapasso monodirezionali distanti tra loro tra gli 8 e i 10m, aventi un esiguo valore di lumen, rivolti verso il percorso e verso il basso, attivabili per questioni di sicurezza con rilevatore di movimento ed esclusivamente per alcune ore dopo il tramonto».