Red
27 aprile 2021
Porto turistico Castelsardo: via ai lavori
Prevista la sostituzione del ponte pedonale in legno. L´intervento andrà a costare poco più di 187mila euro, imputati sul più ampio finanziamento di 500mila euro assegnato al Comune dalla Regione autonoma della Sardegna
CASTELSARDO - «Quando nella Penisola si sente parlare di opere pubbliche solo i più ottimisti possono pensare che si riuscirà a rientrare nella media nazionale con i tempi di realizzazione delle opere, stimati intorno ai quattro anni e mezzo dall'attivazione delle complesse procedure burocratiche che vi gravitano intorno. Quando poi il quadro è complicato dalla necessaria compartecipazione di enti multivello, ciascuno portatore di specifici interessi, “Deo et fortunae me committo”». Così si pronuncia l'assessore agli Affari portuali Giuseppe Corso dopo l'approvazione, nella Giunta comunale del progetto esecutivo inerente al lotto funzionale dei “Lavori di riordino pontili, impianti, arredi servizi al Porto turistico di Castelsardo” relativo all'intervento di rimozione e sostituzione del ponticello pedonale in legno che collega tra loro la banchina di levante con quella corrente lungo la Strada statale, che sul punto aggiunge: «Le lungaggini legate alla pandemia per noi non hanno mai rappresentato una scusa e abbiamo fatto ogni sforzo utile per portare avanti i lavori in tempi ragionevoli. Ora, finalmente, si potrà andare a gara, con i tempi dettati dalla normativa vigente in materia di appalti pubblici».
Il ponte, realizzato negli anni 2006-2007, è oggi noto a tutti i “passeggiatori seriali” e ai titolari delle imbarcazioni ormeggiate nell'area per i disagi verificatisi negli anni a causa del suo ammaloramento. La struttura, il cui passaggio per motivi di sicurezza è interdetto, presenta, come si legge nella perizia di progetto, «problemi di degrado in corrispondenza della porzioni superiori delle travi principali, oltre che nel piano di calpestio in tavolato, dei gradini e sui tacchi di appoggio in legno degli stessi [...] con alcune parti soggette ad un avanzato stato di degrado del legno e a cedimenti localizzati [...] in alcuni casi tali da pregiudicare la sicurezza statica della struttura». L'intervento andrà a costare poco più di 187mila euro, imputati sul più ampio finanziamento di 500mila euro assegnato all’ente locale con determinazione della Regione autonoma della Sardegna–Servizio infrastrutture e lavori pubblici. «Se solo si fosse provveduto sin dall’inizio e con cadenza periodica – afferma l'assessore comunale ai Lavori pubblici e manutenzioni Roberto Pinna - ad operare con le dovute benché minime manutenzioni, non ci troveremmo, oggi, a questo punto. Non ci si può certo aspettare che un ponte sul mare possa avere vita eterna, ma il declino sarebbe stato più graduale e ora, in questo difficile periodo, non ci saremmo trovati a spendere per il ponte quelle risorse. Fortunatamente, non si sono mai verificati incidenti nella navigazione o danni alle persone. Ad ogni modo, con la nuova progettazione, si è provveduto, pur non alterando le caratteristiche geometriche, dimensionali e tipologiche rispetto all'opera preesistente, ad adottare alcuni espedienti tecnici grazie ai quali l’opera sarà più duratura. Ad esempio, le travi principali saranno rivestite con tavolato di protezione al fine di limitare l’esposizione agli agenti atmosferici e i profili in acciaio saranno protetti superficialmente mediante zincatura a caldo, più conforme all'ambiente marino del sito di intervento».
Sempre sabato, è stata approvata sui tavoli della Giunta la perizia di variante in corso d'opera presentata nel contesto dei “Lavori di riqualificazione e ammodernamento dell'area portuale destinata alla pesca professionale”, il cui finanziamento è stato gestito da Argea e dal Flag nord Sardegna, rispettivamente per l'importo di 130mila e 160mila euro, a valere sul fondo europeo Po Feamp 2014/2020. Dopo un lungo periodo di stallo, con l’Amministrazione guidata dal sindaco Antonio Maria Capula, si è già intervenuti alla predisposizione degli impianti acqua e luce a servizio della pesca, al ripristino delle canalette e delle copertine ammalorate e al posizionamento in banchina delle nuove colonnine a scheda poste a servizio del comparto, che renderanno possibile ottimizzare i consumi per il settore. «Abbiamo subito riscontrato – conclude Corso – le problematiche simil-giuridico-burocratiche sulle quali si erano fossilizzati i precedenti amministratori che hanno portato ad un allungamento dei tempi per l'inizio lavori. Lo dimostra il fatto che con buona volontà e con la stretta collaborazione del nostro ufficio tecnico, procedure arenate da tempo abbiano trovato nuova luce, come in questo caso, nonostante il duro momento che stiamo vivendo a causa della pandemia».
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