Red
27 aprile 2021
Ristoamare: rinviata manifestazione Horeca
La società organizzatrice dell’evento, a causa dell’emergenza Covid, è stata costretta a cancellare l’appuntamento di domenica 16 e lunedì 17 maggio, che due anni fa ha visto aziende internazionali, italiane e sarde del food and beverage incontrare i titolari dei locali e i grossisti
CAGLIARI - “Ristoamare”, la manifestazione dedicata al settore Horeca in Sardegna, quello pensato per il mondo del “fuori casa” come hotel, ristoranti e catering, è stata rinviata a data da destinarsi. La decisione è stata presa dalla “Rosa dei venti”, società organizzatrice dell’evento, che a causa dell’emergenza Covid ancora in corso, è stata costretta a cancellare l’appuntamento di domenica 16 e lunedì 17 maggio, che due anni fa ha visto aziende internazionali, italiane e sarde del food and beverage incontrare i titolari dei locali e i grossisti.
«Un ulteriore anello di questa catena fatta di produttori, distributori, locali e consumatori che sono stati fortemente penalizzati, ancora oggi non possono fare previsioni», spiega Davide Pisano, amministratore della Rosa dei venti, società specializzata nella consulenza nel settore del surgelato, del fresco e ambiente in tutti i canali di distribuzione dell’Isola. Nel 2019, al “THotel” di Cagliari, l’evento aveva registrato la presenza di mille addetti del fuori casa, che avevano partecipato a degustazioni, seminari e cooking show, con le organizzazioni professionali che avevano assistito le aziende e i visitatori. Inoltre, era stata l’occasione per offrire un’esperienza di Alternanza scuola lavoro all’Istituto Alberghiero di Villamar.
«L’edizione 2020, rinviata poi al 2021, aveva già i patrocini del Comune di Cagliari, della Regione Sardegna e della Camera di commercio, più spazi e più aziende, convegni dedicati al rilancio del settore dell’ospitalità in Sardegna - prosegue Pisano - Una grande perdita non solo non poterla svolgere e non poter programmare, ma anche l’incertezza che riguarda l’inizio della stagione estiva e del lavoro per migliaia di operatori che sono ancora fermi». In questa alternanza di colori, non è stato possibile neppure svolgere quel lavoro di consulenza e vendita che riguarda la Rosa dei venti, gli strumenti telematici se possono sostituire le modalità di acquisto non possono fare lo stesso con le attività di presentazione dei prodotti e delle aziende e formazione. «Alla pazienza si aggiunge la rabbia e l’incertezza, la perdita di posti di lavoro, di tempo e di prospettive per il futuro che non sono compensabili con gli esigui ristori e con una nuova programmazione di aperture se si considera che, se tutto dovesse andare bene, si potrebbe ripartire solo a luglio», conclude l'amministratore della società.
Nella foto: l'amministratore della Rosa dei venti Davide Pisano
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