Red
27 aprile 2021
«Servizio rimozione, 10 addetti senza salario»
«Dal primo aprile, dieci addetti del Servizio rimozione del Comune di Cagliari si trovano in cassa integrazione, dal 29 aprile non avranno più il lavoro, cambia l´appalto e vengono lasciati sulla strada» è la denuncia del Sindacato generale di base Sardegna

CAGLIARI - «Dal primo aprile, dieci addetti del Servizio rimozione del Comune di Cagliari si trovano in cassa integrazione, dal 29 aprile non avranno più il lavoro. Cambia l'appalto al Comune di Cagliari e vengono lasciati sulla strada dieci addetti al servizio rimozione». Questa la denuncia del Sindacato generale di base Sardegna, che da oggi (martedì) annuncia battaglia: «I dieci lavoratori si sono dati appuntamento nella sede che li ha ospitati per quasi trent'anni. Non hanno nessuna intenzione di arrendersi, ma hanno una gran voglia di conquistare e tenersi stretto il loro posto di lavoro, soprattutto in un periodo di crisi come questo».
«In poco tempo si sono visti cancellare il loro futuro e tutti gli investimenti che hanno fatto per migliorare i servizi e per cui lavoravano», prosegue Luca Locci, a nome del Coordinamento del Sindacato. Questa mattina, alle 9, i lavoratori si sono riuniti in assemblea permanente nella sede che li ha ospitati per quasi trent’anni. «Sono pronti a tutto, anche a bloccare le strade in entrata e in uscita da Cagliari. Cercheranno di mantenere a tutti i costi il loro posto di lavoro. I lavoratori hanno interessato della loro vertenza anche il prefetto di Cagliari, il questore, il sindaco di Cagliari e l’assessore alla Sicurezza e patrimonio del Comune di Cagliari».
Il Sindacato generale di base esprime preoccupazione per la situazione venutasi a creare nell’appalto del servizio carro gru del Comune di Cagliari. Da giovedì 29 aprile, «dieci lavoratori non avranno più la garanzia del posto di lavoro. Questa situazione rischia di avere un pesante impatto nella vita di dieci famiglie. Superfluo evidenziare il rischio sociale che si potrebbe creare e alimentare in una situazione difficile, come quella attuale, che sta attraversando tutto il paese . In queste ore potranno essere messe in campo delle forme di protesta che riguarderebbero le area di accesso o uscita dalla città», conclude Locci.
|