Red
23 aprile 2021
Moby-Tirrenia-Cin: interviene Confindustria
«Auspichiamo che la situazione possa trovare esito positivo. Il futuro del nostro territorio e delle nostre imprese è legato a doppio filo con la capacità del tessuto socio-economico di essere connesso con l’Italia e l’Europa in maniera stabile ed efficiente», ribadisce il presidente dell’Associazione degli industriali del centro nord Sardegna Giuseppe Ruggiu
PORTO TORRES - «Seguiamo con preoccupazione le vicissitudini e le notizie riportate dai media sui collegamenti marittimi che interessano l’importante gruppo armatoriale Moby-Tirrenia-Cin. Per la nostra Associazione, i collegamenti marittimi e aerei da e per la Sardegna sono una delle leve cruciali per la ripresa della nostra economia e del turismo. Riteniamo che il futuro del nostro territorio e delle nostre imprese sia legato a doppio filo con la capacità del tessuto socio-economico di essere connesso con l’Italia e l’Europa in maniera stabile ed efficiente».
A dichiararlo è il presidente della Confindustria centro nord Sardegna Giuseppe Ruggiu, che sottolinea come, «In questo contesto, perdere tutte le possibilità di poter contare sui collegamenti offerti alle nostre aziende manifatturiere, dei trasporti e turistiche è un rischio che non possiamo correre. E' indispensabile evitare non solo di mettere in pericolo la competitività del nostro territorio, ma anche di tagliare le gambe alle nostre imprese e al turismo sul quale si fonda la speranza di una pronta ripresa dopo la crisi dettata dalla pandemia».
«Confindustria centro nord Sardegna, nelle more dei tempi e delle modalità che il Tribunale e le istituzioni riterranno più opportune, auspica che la situazione possa trovare esito positivo e il giusto spazio, nel rispetto dei principi della concorrenza, per un rilancio della società e con essa della salvaguardia dei traffici, dei posti di lavoro e dei servizi così rilevanti per la Sardegna», conclude Ruggiu.
Nella foto: presidente della Confindustria centro nord Sardegna Giuseppe Ruggiu
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