Red
21 aprile 2021
Reddito cittadinanza: 18 denunce a Bonorva
L’attività ha permesso di individuare diciotto percettori che, con false comunicazioni agli enti competenti, hanno truffato allo stato quasi 180mila euro. Gli emolumenti mensili pro capite erano anche consistenti, registrando infatti un minimo di 500euro fino a un massimo di mille
BONORVA - I Carabinieri della Compagnia di Bonorva e delle Stazioni dipendenti hanno effettuato una serie di verifiche finalizzate al contrasto dell’indebita percezione del reddito di cittadinanza. L’attività ha permesso di individuare diciotto percettori che, con false comunicazioni agli enti competenti, hanno truffato allo stato quasi 180mila euro.
Infatti, ciascuno dichiarava residenze in seconde case in stato di abbandono e, in alcuni casi, pur essendo domiciliati in altre regioni italiane. In altri casi si è potuto constatare la presenza di persone che effettuavano lavori a nero pur ricevendo il regolare accredito mensile da parte dell’inps. Gli emolumenti mensili pro capite erano anche consistenti, registrando infatti un minimo di 500euro fino a un massimo di mille.
Inoltre, tenuto conto della proroga del beneficio a fine del primo ciclo di pagamenti, taluni sono riusciti a percepire illegalmente anche fino a 18mila euro pur effettuando altri lavori o semplicemente rappresentando false certificazioni patrimoniali. In un caso, i militari hanno anche denunciato cittadini extracomunitari che avevano lasciato l’Italia o che vi erano giunti da poco e quindi non riunivano i requisiti minimi di permanenza sul territorio. Secondo la normativa vigente a tutte le persone coinvolte sarà sospesa la fruizione del beneficio e ritirata la carta di pagamento.
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