Red
19 aprile 2021
Stabilimenti balneari: Fois ci crede
«Finalmente una data certa (per lo meno preannunciata dal Governo per il 15 maggio) per la riapertura degli stabilimenti balneari, con tante incertezze, ma anche con l’auspicio che la stagione in partenza sia migliore di quella del 2020». Ad affermarlo è il presidente del Sib Confcommercio per l’area nord ovest Sardegna
ALGHERO - «Finalmente una data certa (per lo meno preannunciata dal Governo per il 15 maggio) per la riapertura degli stabilimenti balneari, con tante incertezze, ma anche con l’auspicio che la stagione in partenza sia migliore di quella del 2020». Ad affermarlo è Fabio Fois, presidente del Sib Confcommercio per l’area nord ovest Sardegna, il Sindacato delle imprese balneari. Le incertezze sono «legate al fatto che in questo momento non tutte le aziende sono in grado di riaprire i battenti. Alcune, perché non hanno ancora concluso il tortuoso iter amministrativo relativo all’estensione del titolo concessorio al 2033; altre, perché hanno gli arenili in concessione letteralmente sommersi dalla posidonia spiaggiata durante la stagione invernale e l’esborso economico per la movimentazione della stessa posidonia è, come è facile intuire, non indifferente e difficilmente sostenibile in questa fase drammatica, anche dal punto di vista economico».
Sul fronte posidonia, «è da anni che si studiano soluzioni - sottolinea Fois - Senza dubbio la posidonia è un bene per i litorali del nord ovest Sardegna, in quanto la sua presenza “certifica” la salubrità del nostro mare. E’ anche vero che il suo spostamento verso i siti temporanei di stoccaggio, prima della stagione balneare, necessario per rendere fruibili gli arenili determina costi molto rilevanti per le imprese balneari». A questo proposito, il presidente del Sib rileva l’assoluta importanza del protocollo firmato tra il Comune di Alghero e la Confcommercio nord Sardegna, che consente alle imprese balneari algheresi «di fruire di un importante contributo comunale per l’abbattimento dei costi legati a questa attività ed allo stesso tempo favorisce il recupero della preziosissima sabbia che viene poi riposizionata sugli arenili di provenienza. Attività imprescindibile e necessaria per la salvaguardia del nostro ecosistema marino-balneare e indispensabile per qualsiasi Comune a vocazione turistico balneare. Sarebbe auspicabile che un accordo di questo tipo venga attuato anche dagli altri Comuni costieri del nord ovest Sardegna». Per Fabio Fois, la Regione dovrebbe sostenere questi protocolli «anche attraverso adeguati stanziamenti in favore dei Comuni, giustificati dall’interesse collettivo della salvaguardia dei nostri litorali dall’erosione costiera. Infatti, non è assolutamente pensabile che in Sardegna si possa favorire lo sviluppo del turismo senza che vengano salvaguardati i nostri splendidi litorali, che ci vengono invidiati a livello mondiale».
Il presidente del Sib Confcommercio interviene anche sugli avvisi che la concessionaria della riscossione Step, per conto del Comune di Alghero, ha notificato alle imprese balneari: «Si tratta di cartelle che talvolta hanno “cifre da capogiro”, tali da mandare kp le nostre imprese già pesantemente debilitate dalla cura dimagrante dovuta al drammatico periodo Covid che stiamo attraversando. Anche su questo fronte ci riserviamo di effettuare ogni approfondimento con la nostra struttura tecnica». In conclusione, il presidente Fois, con riferimento alla riapertura degli stabilimenti balneari prevista per sabato 15 maggio, auspica «che si mantengano gli stessi protocolli di sicurezza che nel 2020 hanno di fatto consentito che non si verificassero focolai negli stabilimenti balneari. A tal proposito, auspico che le Amministrazioni comunali valutino un aumento, proporzionato, dello spazio per la posa di sdraio e ombrelloni (così come fatto per la concessione dei suoli pubblici), finchè non verrà superata la pandemia, al fine di favorire il maggiore distanziamento della clientela e quindi ridurre le probabilità di contagio».
Nella foto: il presidente Fabio Fois
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