P.C.
18 aprile 2021
Scappata di mano ad Alghero la situazione tasse e tributi locali, continuano a piovere decine di cartelle senza alcun rischio prescrizione. Ingiunzioni di pagamento Imu anche per l´annualità 2020. Il commercialista mette in guardia i contribuenti: accertamenti dubbi. Mai così provato il tessuto sociale cittadino
ALGHERO - Nel periodo più difficile e critico che si ricordi, ad Alghero c'è il rischio che numerosi cittadini e decine di imprenditori che a fatica tentano di non essere travolti dalla devastante crisi che attanaglia lavoratori e aziende a causa della pandemia che ha bloccato l'economia ed il commercio, si ritrovino pesantemente inguaiati. Mentre il Governo, infatti, ha da tempo adottato misure straordinarie, congelato gran parte delle cartelle, rimandato avvisi e scadenze, rinegoziato crediti con aziende e famiglie, ad Alghero nell'ultimo anno si è proceduto - come nulla fosse - ad inondare le case ed i negozi con migliaia d'ingiunzioni di pagamento [
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E' il risultato del combinato disposto dalla scadenza contrattuale a cui va incontro a maggio la società che per conto del comune effettua la riscossione coattiva dei tributi locali, in assenza di proroga e freno, e dell'inerzia amministrativa che in due anni, non solo non ha riconsiderato i rapporti e rescisso il contratto come i più si sarebbero attesi, ma non è riuscita neppure, o non ha voluto, limitare il campo d'azione della società ai soli debiti a rischio prescrizione. A nulla sono valse le lamentele dei cittadini, le rimostranze delle imprese ed i malumori nati all'interno della stessa maggioranza. Capita così che nelle case degli algheresi continuino a piovere ormai da numerosi mesi, cartelle di ogni tipo e di ogni annualità, tutte insieme, precludendo la possibilità di accedere alle numerose agevolazioni sui ravvedimenti lunghi e lunghissimi (sugli atti dal 2016 al 2019 compreso) previste invece da Roma.
Un problema che travolge grosse fette di popolazione e che rischia di diventare critico per numerose famiglie, anche per poche migliaia di euro, a cui il Consiglio recentemente ha tentato di porre parzialmente rimedio con l'approvazione frettolosa di alcune modifiche al regolamento entrate, proprio per venire incontro ai contribuenti più esposti. Il risultato è comunque pericoloso se si pensa che quello attuale può certamente essere considerato il periodo più critico dal dopo-guerra: il Comune incassa, alla società è riconosciuto l'aggio contrattuale, mentre gli algheresi, che avrebbero potuto far ricorso alle agevolazioni statali pluriennali per onorare, senza sanzioni e interessi i propri debiti, nella migliore delle ipotesi si impoveriscono.
Ma c'è di più. Le ultime segnalazioni lamentano perfino la notifica di atti su presunti mancati pagamenti
Imu datati 2020: una novità decisamente anomala, in quanto i dati per verificare la correttezza o meno dei pagamenti effettuati sull'annualità in corso, fino al 30 giugno (salvo proroghe), data di scadenza della dichiarazione, non possono essere certamente definiti. Tanto che il commercialista che ha inoltrato la segnalazione alla redazione mette in guardia i contribuenti: «ad oggi, tali accertamenti sono senz'altro da considerarsi nulli». Insomma, non resta che attendere un altro mese: dopo che il lavoro sarà ben ultimato, per tutti gli algheresi ci sarà, forse, qualche anno di «pace fiscale» come assicurato dall'assessora alle Finanze. La speranza è che nel frattempo abbia retto il tessuto sociale cittadino, probabilmente mai così provato prima d'ora.
Foto d'archivio