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Cor 17 aprile 2021
Canepa, una sinfonia per Paolo Fresu
Inaugurazione anno accademico 2020-21. L´orchestra sinfonica del Conservatorio Canepa diretta da Andrea Raffanini ha ripreso a suonare al Teatro Verdi. Il concerto ha voluto offrire un augurio di rinascita e ripresa delle attività artistiche e culturali. Assegnato a Paolo Fresu il premio “Una sinfonia per”
Canepa, una <i>sinfonia</i> per Paolo Fresu

SASSARI - “Fanfare for a new theatre” scritta da Igor Stravinskij nel 1964 per l'apertura del New York State Theater ha aperto al Verdi il “Concerto di inaugurazione del nuovo anno accademico” del Conservatorio Canepa. Con questo brano solenne l'Orchestra Sinfonica del Canepa diretta da Andrea Raffanini ha voluto offrire il suo augurio di rinascita e ripresa delle attività artistiche e teatrali del territorio. Nel corso della serata sono stati poi eseguiti “Notturno” op. 70 n.1 di Martucci e la sinfonia “Jupiter” di Mozart. «Il programma - ha detto il presidente del Canepa Ivano Iai - è stato scelto con l'idea di interpretare attraverso la grande musica classica la realtà complessa che il mondo dell'arte e della didattica hanno dovuto affrontare in questo anno di pandemia».

Ad introdurre i saluti istituzionali è stato il Presidente Iai, seguito dal Sindaco Gian Vittorio Campus, dal Presidente della consulta studenti Raffaele Puglia e dal Direttore del Conservatorio Mariano Meloni che ha ringraziato, con un abbraccio virtuale, i giovani musicisti e i docenti dell'orchestra annunciando le novità dell'offerta formativa del Conservatorio. Durante il concerto è stato assegnato inoltre il premio “Una sinfonia per" al musicista Paolo Fresu. Oltre la pergamena consegnata a Fresu dalla Prefetta di Sassari Maria Luisa D’Alessandro, il riconoscimento consiste nell'esecuzione di una sinfonia, in questa occasione la “Jupiter” di Mozart che l'orchestra ha dedicato al trombettista sardo.

«Sono felice di essere qui con questi meravigliosi musicisti - ha detto Fresu - immerso nel suono di un'orchestra. Il suono è l'espressione più alta del nostro pensiero. Tanti anni fa entrai casualmente in questo teatro e fui travolto dal suono potente e raffinato di un'orchestra, non l'avevo mai sentito prima, conoscevo solo il suono della banda del mio paese, dove suonavo. Quel suono è rimasto per sempre nella mia vita ed è la motivazione che mi porta ogni giorno a fare musica anche e soprattutto in questi giorni di solitudine condivisa». L'Orchestra Sinfonica del Conservatorio, benché ferma da oltre un anno, ha offerto un'eccellente esecuzione carica di energia. Sotto l’esperta direzione di Andrea Raffanini l'ensemble con raffinata sensibilità ha saputo trasmettere le sfumature e i colori del sinfonismo tardo-romantico del delicato “Notturno” op. 70 n.1 di Martucci e mettere in luce la complessa architettura contrappuntistica, la cantabilità e la teatralità mozartiana della Sinfonia “Jupiter” dedicata a Fresu come omaggio solare di rinascita e di ripresa allargato a tutti coloro che operano nel mondo dell’arte e della cultura.



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