Per la tragica morte di Lidio Piras sono finiti sotto indagine l´amministratrice del condominio di Alghero e il rappresentante della ditta nella quale lavorava l´operaio scomparso giovedì in via Enrico Costa
ALGHERO - La
tragedia era avvenuta giovedì scorso, in un cortile di via Enrico Costa ad Alghero. L’operaio 51enne di Nurachi si era accasciato mentre era a lavoro su un serbatoio del gas. A far piena luce sulle esatte cause del decesso, sarà l’autopsia che verrà effettuata lunedì pomeriggio nell’istituto di patologia forense di Sassari.
Nel frattempo sotto indagine sono finiti l'amministratrice 45enne del condominio di Alghero e il rappresentante 35enne della ditta nella quale lavorava Lidio Piras (
nella foto). Secondo le prime indiscrezioni trapelate dagli inquirenti intervenuti sul luogo dell'incidente, l’uomo era impegnato in alcune operazioni di manutenzione del bombolone per conto della "Ultragas Tirrena" Spa di Oristano.
All'improvviso il malore. Il 51enne si sarebbe accasciato perdendo i sensi. Tra le ipotesi al vaglio del magistrato che ha aperto l'inchiesta, la possibilità che Lidio Piras possa aver inalato un certo quantitativo di sostanza poi risultata fatale. Saranno le indagini a svelare se si sia trattato di tragica fatalità oppure non all'origine del decesso possa esserci stata qualche inosservanza.