S.A.
12 aprile 2021
Confesercenti contro Solinas: «è uno scaricabarile»
Da Confesercenti la condanna verso la gestione della politica regionale per il nuovo rientro in zona rossa: ritardi con il piano vaccinale e accessi senza controllo durante il periodo pasquale
CAGLIARI - «Indignazione e sgomento per l’istituzione della zona rossa in Sardegna che per due settimane determinerà restrizioni e obblighi, che dopo più di un anno stanno alimentando atteggiamenti, in cui il fattore pazienza pare agli sgoccioli. Indignazione, perché influisce su questa situazione imposta dai numeri, la mala gestione e la scarsa organizzazione a cura della macchina regionale, guidata con evidente incapacità che vede il piano vaccinale in forte ritardo e disordinato». La denuncia è di Confesercenti Sardegna nel giorno in cui l'isola chiuderà buona parte degli esercizi commerciali per le restrizioni della nuova zona rossa.
Da Confesercenti la condanna verso la gestione della politica «per gli accessi senza controllo nel periodo pre-pasquale, in cui oltre ventimila persone sono entrate in Sardegna, provenienti da zone arancio-rosse» e «le dichiarazioni del presidente Solinas, che insieme all’assessore alla Sanità regionale, nel momento dell’istituzione della zona bianca pretende a gran voce i meriti del risultato ma scarica le responsabilità della zona rossa, su imprese e cittadini».
«Saranno ancora le imprese a pagare il prezzo più caro di questa tragica situazione e che si aggiungono a quei settori come bar e ristorazione, già penalizzati e stremati anche in zona arancione da chiusure prolungate nel tempo» ribadiscono da Confesercenti e si dicono ancora più «indignati e stanchi per per questi estenuanti apri-chiudi che registrano la mancanza degli ulteriori ristori promessi ma ancora oggi inesistenti, anche se annunciati con prosopopea più volte. Indignazione e rabbia, che sarà sempre più difficile frenare e che porterà in piazza lunedi a Roma, una contestazione che si preannuncia caotica e non facile da gestire».
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