S.A.
10 aprile 2021
Asd Green sul piede di guerra: «riaprite la piscina»
Dopo mesi di trasferte quotidiane a Porto Torres e richieste inascolatate, i genitori dell´Asd Green Alghero chiedono al sindaco di Alghero un contrbuto per riaprire la priscina dell´hotel, in attesa della conclusione dei lavori della piscina comunale
ALGHERO - Senza una piscina e costretti ad allenarsi a Porto Torres dallo scorso novembre. Dopo mesi di trasferte quotidiane e richieste inascolatate, i genitori dell'Asd Green Alghero spiegano in una lettera inviata al sindaco di Alghero Mario Conoci, le difficoltà che affrontano i giovani sportivi e le loro famiglie per proseguire la loro carriera agonistica, tra campionati regionali e nazionali che proseguono anche in tempi di pandemia.
«Nel nuoto l’allenamento è quotidiano e in alcune occasioni i ragazzi iniziano a trovarsi in affanno anche con gli studi infatti, come lei sa, frequentando la piscina ad Alghero occorrono circa tre ore tra allenamento e vari spostamenti ma, dovendo viaggiare a Porto Torres, si aggiungono altre due ore circa impiegate nella trasferta. I ragazzi sono provati e mantenere gli elevati standard richiesti è oramai impossibile. Rischiamo che molti abbandonino l’attività» scrive Fabio Samprini, a nome di tutti i genitori.
Le famiglie ricordano di come «la squadra del Green, per anni, circa trenta, ha donato lustro nel campo natatorio alla nostra città, sottoponendo alla mancanza di un impianto comunale e sobbarcandosi tutte le spese di gestione. Rare sono in regione da nord a sud le società sportive che gestiscono piscine senza contributi comunali, Sassari e Porto Torres riescono a mantenere aperti gli impianti grazie proprio all’intervento della pubblica amministrazione». «Le spese di gestione di un impianto natatorio, in mancanza della possibilità di gestire corsi di apprendimento e per perfezionamento della disciplina, si fanno insostenibili - si legge nella nota congiunta -. A Novembre abbiamo deciso di proseguire il nostro impegno recandoci quotidianamente a Porto Torres, credendo che la piscina comunale potesse essere inaugurata nei tempi previsti, così come promesso in varie occasioni dai rappresentanti del comune di Alghero delle passate e presenti amministrazioni, situazione chiarita a tutta la cittadinanza nell’ultima conferenza stampa».
Per questo chiedono un sostegno economico da parte del comune: «al momento,l’unica possibilità per continuare l’attività è rendere possibile la riapertura della piscina gestita dall’ ASD Green Alghero,il DCPM lo permette ma solo a favore di atleti agonisti, ai corsi di formazione professionale, assistenti bagnantie d ai corpi militari che devono mantenere gli standard di abilità natatorie per prestare soccorso in mare. Come potrà immaginare queste entrate non coprirebbero le spese e chiediamo pertanto un piccolo contributo che consenta all’ASD la riapertura per i mesi di Aprile, Maggio, Giugno, Luglio ed Agosto».
«La stessa attenzione - sottolineano nella missiva - che il comune di Porto Torres in una situazione analoga, dedica alla società sportiva che gestisce la piscina di proprietà dell’albergo Libbissonys, anche lì la società sportiva paga l’affitto e il fattivo contributo del comune aiuta a coprire le spese. Non sappiamo in virtù di quale accordo o convenzione, fondi che il comune, per sopperire al fabbisogno dell’impianto, riesce comunque a concedere. Siamo più che convinti che ad Alghero i nostri amministratori siano capaci di reperire tali risorse dedicandoci gli stessi privilegi». E concludono: «Detto ciò rimettiamo alla sua considerazione il nostro appello e speriamo di ottenere risposta positiva per far ripartire l’attività natatoria del nostro comune godendo delle conferme, dei nuotatori attualmente ai vertici nazionali, e dell’importante sviluppo del cambio generazionale di atleti e settore tecnico al quale stavamo assistendo».
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