Red
9 aprile 2021
«Centinaia di ettari di colture bruciate dal gelo»
«Da Alghero fino al Sassarese, Gallura (da Olbia a Tempio Pausania), Goceano, Baronia, Marghine, Oristanese, Medio Campidano, Sulcis e Parteolla: le gelate di questi giorni e, in particolare, quella di ieri, hanno bruciato migliaia di ettari di colture», denuncia la Coldiretti Sardegna
ALGHERO – E' purtroppo pesante il quadro che emerge dalle prime rilevazioni effettuate dalle aziende agricole dopo le gelate di ieri mattina (giovedì), che hanno interessato tutto il territorio regionale con percentuali compromesse altissime, nei casi più gravi si arriva fino al 70-80percento, anche se sarà nei prossimi giorni che si avrà un quadro più preciso. Da Alghero fino al Sassarese, Gallura (da Olbia a Tempio Pausania), Goceano, Baronia, Marghine, Oristanese, Medio Campidano, Sulcis e Parteolla. Le gelate di questi giorni e, in particolare, quella di ieri, hanno bruciato migliaia di ettari di colture. Le temperature alte delle scorse settimane hanno favorito il risveglio della vegetazione, che si è presentata vulnerabile a questo abbassamento delle temperature.
A subire i maggiori danni, come previsto già da ieri, sono i vigneti, anche se le temperature sotto lo zero hanno colpito anche ortaggi e frutteti. «E' fondamentale una quantificazione immediata dei danni e contemporaneamente attivare le richieste da parte dei Comuni, con i quali stiamo interloquendo già da ieri, dello stato di calamità,– afferma il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu – Un quadro preciso e attendibile sui danni lo avremo nei prossimi giorni, anche perché su alcune colture gli effetti non sono immediati, ma è comunque già evidente che le perdite sono ingenti ed in alcuni casi avranno anche delle conseguenze per le prossime annate». L’agricoltura è devastata da cambiamenti di clima repentini ed eventi spesso violenti, che si succedono con una frequenza sempre maggiore e fuori stagione.
«Per l’ennesima volta, chiediamo l’apertura di un forum permanente sui cambiamenti climatici – dice il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba – dove si dovranno studiare e sperimentare metodi per mitigare i cambiamenti climatici, una agricoltura più resiliente, ma anche la programmazione dei fondi europei che devono essere indirizzati all’interno di una seria programmazione». Allo stesso tempo, «stiamo sempre lavorando per migliorare i sistemi assicurativi affinché siano più efficaci ed efficienti – afferma Cualbu – ed invitiamo gli agricoltori ad usufruirne, perché i cambiamenti climatici stanno condizionando tutti gli anni i raccolti. La Regione, soprattutto all’interno di questa crisi epocale provocata dalla pandemia, sia vicina al mondo agricolo con interventi di ristoro immediati e accelerando la chiusura della liquidazione della famigerata siccità del 2017 e delle calamità del 2018».
Nella foto: gelo in vigna
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