Red
2 aprile 2021
Tasse: modificato il regolamento ad Alghero
Intervento in favore di famiglie e impresa algheresi. Passa la linea di Forza Italia. Modificato il regolamento dei tributi per contrastare gli effetti della crisi. Rateizzazioni, eliminazione delle fideiussioni e di sanzioni, piani di rientro estesi
ALGHERO - Ci sono volute due sedute consiliari in cui fondamentalmente la Maggioranza da mesi ormai in crisi, ha palesato tutti i suoi limiti interni, con divergenze di vedute e soprattutto regolamenti di conti, che troveranno risposte soltanto in un rimpasto non più rimandabile. Alla fine, il Consiglio comunale di Alghero interviene per dare risposte a cittadini e imprese che stanno subendo i pesanti effetti della pandemia approvando la modifica al regolamento generale delle entrate comunali. Un atto ritenuto non più rimandabile, anche a causa della moltitudine di cartelle che da mesi piovono nelle case degli algheresi: cartelle perfino senza alcun rischio prescrizione.
Le modifiche. Aumento fino a 120 delle rate (anziché le attuali settantadue) per le somme dovute sui tributi comunali, in linea con quanto anche l'Agenzia delle riscossioni sta facendo, accordando, peraltro, il beneficio della rateizzazione anche a soggetti precedentemente decaduti dall'agevolazione. Poi, garanzia fideiussoria non necessaria per chi chiede la rateizzazione. Per i casi di comprovato peggioramento della situazione di difficoltà, la dilazione concessa può essere prorogata, per un ulteriore periodo e fino ad un massimo di ulteriori quarantotto rate mensili, a condizione che non sia intervenuta decadenza.
Per gli importi del debito a partire dai 20mila euro, la proroga della dilazione potrà essere concessa previa presentazione di un piano di rientro redatto da un professionista corredato da garanzia. E ancora, nessuna erogazione di sanzioni nel caso di accertamento tributario in cui c’è incertezza sull’applicazione tributaria. In questo caso, ovvero di applicazione controversa, viene pagato solo l’importo dell’imposta. Modifica anche per la definizione dei versamenti in caso dilazione dei pagamenti: in caso di mancato pagamento, dopo sollecito, la decadenza dai benefici avviene dopo sei rate anche non consecutive (al posto di due) e nell’arco di dodici mesi (e non sei).
«Abbiamo fatto quanto possibile per andare incontro alle imprese e alle famiglie in questo momento di grande difficoltà, tenendo comunque presente il dovere di tenere in equilibrio i conti pubblici e l’erogazione dei servizi ai cittadini. C’è stata una grande unità di intenti per il raggiungimento di questo obbiettivo che va sicuramente evidenziata e che dimostra quanto sia di estrema urgenza intervenire in questo momento di difficoltà», spiega il sindaco Mario Conoci, che dopo il surplace della scorsa seduta, si è schierato apertamente per la delibera. «L’obbiettivo era quello di dare il massimo per intervenire con forza attraverso misure di contenimento della crisi, con la più ampia condivisione. Con questo intervento abbiamo messo tutti nelle condizioni di pagare le tasse, in correlazione al momento, cercando di tutelare imprese e fasce più deboli della popolazione», ha invece specificato l’assessore alle Finanze Giovanna Caria, ormai sempre più ai margini di Forza Italia, il partito che in principio l'aveva indicata.
Forza Italia, che in questo caso si è rivelata forza trainante in aula e in Maggioranza. Soddisfazione espressa dal commissario cittadino Marco Tedde, che ha sottolineato il «momento di grande coesione politica che valorizza il ruolo di tutto il Consiglio comunale nelle sue varie articolazioni e rende merito ai Gruppi di FI, Gruppo Misto e FdI che hanno creduto fin dall’inizio nella possibilità di varare misure di equità fiscale e sociale e hanno condotto una azione politica dialetticamente forte per giungere a questo risultato. Anche sostenuti dalle competenze in materia fiscale di Delogu di FI – sottolinea l'ex sindaco - Insomma, il Consiglio ha ottenuto uno straordinario risultato politico e di civiltà amministrativa e fiscale che verosimilmente verrà preso ad esempio come “buona pratica” da altri Comuni della Sardegna».
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